Lumini accesi fuori la sede della Lega di Fagnano: è solo sfottò politico

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FAGNANO OLONA – La sede della Lega di via Alighieri continua a rimanere al buio. Ma qualche buontempone ha pensato bene di portare la luce. Posizionando fuori dalla sede alcuni lumini accesi.

Il blitz

Il blitz anonimo è stato messo a segno qualche sera fa. Non si sa esattamente quando. Ma i lumini posizionati accesi fuori la casa dei padani non sono un messaggio politico occulto. Molto probabilmente si tratta di goliardia, in riferimento al pasticcio del black out, imposto dai fornitori di corrente elettrica e gas. Questione rispetto alla quale sono emersi altri dettaglio. Il taglio delle utenze, infatti, sarebbe dovuto alla disdetta di un leghista (tra l’altro nemmeno militante delle sezione) che da anni si era accollato le spese dell’affitto e delle bollette. Pare, raccontano, infatti che il padano da tempo avesse manifestato ai vertici locali del partito di non voler più sostenere le spese. Fino a qualche settimana fa, quando non ricevendo alcun segnale e (dopo l’ennesimo avviso) ha disdetto tutti i contratti.

L’effetto di quella decisione poi è stata scoperta a cose fatte qualche lunedì fa, quando in occasione della prima riunione settimanale, i leghisti sono entrati nella sede rimasta al gelo e senza poter accendere la luce. Ed è stato a quel punto che è venuta a galla la questione, insieme alla rabbia dei militanti, che sono stati tenuti all’oscuro della questione. Che il segretario cittadino Fausto Bossi ha spiegato come «un intoppo legato alla nascita del nuovo partito Lega Salvini Premier. passaggio che ha richiesto di rinnovare i contratti e gli intestatari». E che non è ancora stato risolto, nel senso che la sede è senza luce.

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