BUSTO ARSIZIO – Siamo al dunque di un percorso politico che potrebbe scompaginare il centrodestra bustocco. Poche ore, al massimo un paio di giorni, e dovremmo conoscere la scelta di Forza Italia e, per il partito di Berlusconi, di quel Gigi Farioli a cui guardano con una certa apprensione Lega e Fratelli d’Italia e al quale si affidano (per ora a parole) i cespugli e i cespuglietti dell’area moderata. Tutti pronti o, per dirla in un altro modo, interessati a seguirlo in un’avventura elettorale autonoma che, affrancati dalle tradizionali alleanze, coalizzino i berlusconiani, Noi con l’Italia, Cambiamo, Popolo della Famiglia, Idee in Comune. Inoltre, si ragiona con Italia Viva, che a sua volta potrebbe imbarcare Azione e + Europa. Un vasto rassemblement con candidato sindaco Gigi Farioli. Lo sbocco, manco a dirlo, sarebbe clamoroso. Inedito. E spiazzante. Ma accadrà?
Riunioni decisive
“È il momento di fare chiarezza” avverte Farioli confermando la convocazione di un paio di riunioni, per questa sera, lunedì 12 luglio, e per domani. Lo scopo: tirare le somme di quello che l’ex sindaco forzista definisce “un percorso comune” cominciato da alcune settimane e che, venerdì scorso, ha subito un’accelerazione dopo un’altra riunione, questa volta dell’attuale maggioranza di Palazzo Gilardoni, durante la quale si è discusso ancora sulla famosa e contrastata lista del sindaco. Lista che Emanuele Antonelli e i meloniani vorrebbero formare anche con i transfughi di altri partiti e che Forza Italia e Lega invece chiedono sia di matrice esclusivamente civica. Un braccio di ferro che sullo sfondo ha i difficili rapporti tra l’attuale primo cittadino e il suo predecessore e che, a Busto Arsizio, si concretizza anche in confuse prese di posizioni dei singoli, al di là di ogni provenienza politica e ideologica, con il solo scopo di prenotare posti se Antonelli vincesse le elezioni. Un magma senza precedenti e, lasciatecelo dire, sconfortante se non vergognoso. Una politica che sembra aver perduto dignità.
Molte le domande
Tant’è. Farioli sembra finalmente essere uscito da un lungo torpore, decidendosi a prendere in mano la situazione (e il suo futuro politico: adesso o mai più). Chiede chiarezza, ma è lui il primo a doverla garantire. Certo, le incognite sono molte: quanti passeranno dalle intenzioni ai fatti? Quanti saranno disposti ad abbandonare la più comoda nave di centrodestra per accasarsi in una zona centrista che, al momento, non offre certezze? Quale sarà l’atteggiamento della Lega che, a quel punto, rimarrebbe da sola al fianco di Fratelli d’Italia a sostenere Antonelli, col quale non è mai andata propriamente d’amore e d’accordo? E come si comporteranno le liste di centrosinistra, polverizzate in tanti rivoli col rischio incombente di un Farioli nelle possibilità di arrivare al ballottaggio con Antonelli? Domande, certo. Che in questo momento non trovano risposte ma che agitano il mondo politico locale. Fino al punto che ci sia chi, da destra, faccia pressioni su Farioli affinché desista dai suoi propositi. “Il mio intento è di togliere alibi a chi intende traccheggiare nel tentativo di nascondere le proprie difficoltà” puntualizza il diretto interessato sforzandosi di uscire dal politichese. Come appunto chiarezza imporrebbe. Attendiamo sviluppi.
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