Farioli nei quartieri inizia da Borsano: «Rischio dormitorio. Accam? Il passato»

BUSTO ARSIZIO – È partito da Borsano il “Gigi in tour” nei quartieri. Il candidato sindaco dei Civici Liberali e Popolari e dei Riformisti, Gigi Farioli, ha fatto tappa nel centro del quartiere che fu comune autonomo e in due punti significativi come il villaggio dei Giuliani e Dalmati e la cascina Burattana per ascoltare i cittadini e mettere in campo le sue proposte di governo, accompagnato dai candidati di Forza Busto Emanuele Fiore, Barbara Bottan e Giuseppe Ferrario. «Il tema più avvertito è il rischio che Borsano si trasformi in un dormitorio per terzi, per via di un fenomeno di acquisizione a basso prezzo di appartamenti da destinare ad affittacamere» rimarca l’ex sindaco. «Accam? Fa parte del passato. Per il futuro con Neutalia serve un accordo di programma».

La partecipazione dei quartieri

«Non sono periferie ma comunità quartierali – le definisce Farioli – anche per queste realtà pensiamo ad un elemento permanente di interlocuzione e di partecipazione perché siano protagoniste dal basso, da riunire prima di ogni bilancio di previsione e piano delle opere pubbliche». Un tavolo di confronto con le rappresentanze di quartiere che il polo di centro immagina possa sperimentare «metodi digitalizzati di selezione dei rappresentanti e portavoce delle singole comunità quartierali»

“Puntata zero”

Quella di ieri, 25 settembre, a Borsano, è stata la “puntata zero” di un tour dei quartieri che Gigi Farioli realizzerà in modo più compiuto nel corso dell’ultima settimana di campagna elettorale, a bordo della già ribattezzata “Gigimobile”, la Fiat 500X con i suoi loghi elettorali che sta guidando in questi giorni. I temi che ha toccato il candidato sindaco della coalizione di “centrodestra europeo”, come la definisce lui, vanno dallo «svuotamento di servizi in centro, con l’assenza di uno sportello bancario» alla «progressiva delocalizzazione» delle scuole, con «il declino delle Rossi e delle Parini» da fermare anche con la «collocazione di associazioni nei plessi scolastici per rivitalizzarli». E ancora, la «valorizzazione della Casa della Salute, che aveva anticipato la riforma» sanitaria che punta sul territorio. L’impegno, da attuare «anche grazie ai fondi del Pnrr», a «superare l’esclusione dalla fibra con la connessione per tutti per superare le barriere». Il rilancio del commercio di vicinato con «una sorta di distretto del commercio di quartiere» e la «rigenerazione urbana del centro» con gli strumenti urbanistici come per Sacconago. L’evoluzione «in senso inclusivo» del parco Campone, dotandolo di «giochi fruibili anche dai disabili e percorsi guida per i non vedenti».

Accam e la Burattana

Sulla “questione delle questioni” di sempre a Borsano, i forni di Accam, Gigi Farioli non si tira indietro: «Accam è parte del passato, perché si sta andando verso una cultura dell’economia circolare. Con Neutalia l’inceneritore è il passato, perché è tornato ad essere termovalorizzatore, e per Borsano è il momento di tornare protagonista di un accordo di programma, come quello di più di 10 anni fa che consentì la bonifica degli ex vasconi e aprì la strada alla Casa della Salute. Occorre avviare un rapporto forte con Neutalia per garantire ritorni al territorio di Borsano». E se al villaggio Giuliani e Dalmati c’è stato un colloquio con Valerino Del Mastro, storico referente, alla cascina Burattana la delegazione del polo di centro ha incontrato Vittorio Di Mattei, storico promotore dell’agricoltura biodinamica, che ricorda «lo studio di fattibilità del Politecnico per il rilancio della cascina come polo agricolo che avrebbe dato lavoro a 30 persone autofinanziando la ristrutturazione». Giuseppe Ferrario propone la «riconversione ad azienda agricola didattica con agriturismo», sulla base dei dettami «già previsti dai programmi del Miur», come puntualizza Barbara Bottan.

Farioli: «Non parlo più di Forza Italia». E apre alla Lega: «Con noi se c’è il miracolo»

busto arsizio gigi farioli quartieri – MALPENSA24