Farmacie a Busto, il PD: «Le quattro comunali rimangano aperte e operative»

BUSTO ARSIZIO – Il caso della “rivoluzione” delle farmacie prospettata da Agesp approderà in consiglio comunale. È il gruppo del PD a mettere nero su bianco una mozione in cui chiede di mantenere «aperte e operative» tutte e quattro le farmacie comunali gestite da Agesp Attività Strumentali. In quanto «rivestono un ruolo essenziale» secondo i consiglieri Dem, e rappresentano dei presidi irrinunciabili per i due quartieri, Sacconago e Santa Croce, in cui sono situate. Se Agesp ritiene di aprire un nuovo esercizio a Beata Giuliana, come nel caso dell’ipotesi Mizar, per il PD si dovrà «valutare eventualmente una nuova farmacia».

La mozione del PD

La mozione, che verrà presumibilmente portata in discussione nella prossima seduta consiliare di metà gennaio, impegna il sindaco e la giunta «a garantire che tutte le quattro farmacie comunali gestite da Agesp Attività Strumentali rimangano aperte ed operative», ma anche «a valutare l’eventuale necessità di prevedere ulteriori farmacie laddove vi siano quartieri non sufficientemente serviti». Uno spiraglio per un investimento in più su Beata Giuliana, come proposto da Agesp. Purché gli altri esercizi presenti in città non vengano toccati, visto che il progetto della partecipata guidata da Alessandro della Marra prevederebbe la chiusura della farmacia di viale Boccaccio, a Santa Croce, e la cessione ai privati di quella di via Padre Giuliani a Sacconago.

Le motivazioni

«Le farmacie devono essere mantenute perché rivestono un ruolo essenziale nella filiera del servizio sanitario territoriale che con l’emergenza Covid-19 ha mostrato diverse criticità» sostiene il gruppo del PD nell documento firmato dai consiglieri Valentina Verga, Cinzia Berutti e Valerio Mariani. Il PD ricorda che le farmacie sono «di proprietà del Comune» e sono soltanto «gestite da Agesp attività strumentali». Ma soprattutto che «il quartiere di Sacconago vede la presenza di sole due farmacie, una su via Giuliani e l’altra su via Magenta e conta oltre 10.000 abitanti», mentre la farmacia su viale Boccaccio, «allo stesso modo, serve un’area molto vasta tra i quartieri di Santa Croce e Borsano e la farmacia privata posta a breve distanza non ne inficia la funzionalità essendo quest’ultima utilizzata prevalentemente dagli abitanti di Borsano».

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