«La farmacia di Sacconago non si tocca». Il medico boccia il trasloco alla Mizar

busto arsizio sacconago farmacia

BUSTO ARSIZIO – «Sono rimasta esterrefatta quando ho sentito della proposta di chiudere la farmacia di via Giuliani di Sacconago. Se lo fanno lasceranno più di 10 mila sinaghini e noi medici con un solo punto nel quartiere. Che non è assolutamente abbastanza». Questo il grido di aiuto della dottoressa Chiara De Bernardi, medico di base di Sacconago che si scaglia contro la proposta di Agesp di mettere sul mercato la farmacia del quartiere per aprire una nuova nel complesso dell’ex Mizar

Mi hanno lasciata sola

La dottoressa De Bernardi si definisce «sinaghina di cuore», perché da anni lavora all’ambulatorio di vicolo Curtatone «e sono praticamente rimasta da sola, perché il dottor Ballarati copre una zona più distante. Non solo non hanno mai accettato le mie richieste di avere un aiutante, ma adesso vogliono anche toglierci la farmacia».

Più importanti i soldi della salute

Proposta che ha lasciato De Bernardi attonita. «Non mi interessa la politica, ma la mia è una denuncia sanitaria. La farmacia è un servizio pubblico, non può essere considerato semplicemente come un business», attacca, riferendosi alla dichiarazione dell’amministratore delegato Alessandro Della Marra, che aveva giustificato la scelta parlando della scarsa redditività dei due punti vendita di Borsano e Sacconago. «E’ scandaloso che siano ancora i soldi ad avere la meglio. Le farmacie comunali non devono rendere. Sono un diritto dei cittadini. Spero che gli abitanti di Sacconago si scelgano bene chi votare. Oggi vogliono togliere la farmacia e domani? La scuola?».

Difficoltà per cittadini e medici

Il medico sostiene quindi che chiudere due farmacie comunali per poi aprire una in un nuovo complesso sia una pessima idea, che avrebbe conseguenze negative tanto per i cittadini, quanto per i medici stessi. «Sacconago non è un piccolo quartiere, ci sono più di 10 mila persone. E’ chiaro che la farmacia Consolaro, che pure fa un lavoro eccellente, non può bastare. Oltre a ciò, cosa faranno le persone anziane o con difficoltà motorie che vivono dall’altra parte del rione?».

Le preoccupazioni della dottoressa sono anche legate alla sua attività in ambulatorio, che dallo scoppio della pandemia è diventata sempre più difficile. «Siamo costantemente sotto pressione e se chiudono la farmacia di via Giuliani rimarremo a corto di bombole di ossigeno e non ce lo possiamo permettere», denuncia De Bernardi, sperano ora in un cambio di opinione.

A Sacconago solo promesse elettorali

«La verità è che Sacconago è sempre oggetto di promesse elettorali, che vengono puntualmente disattese. Se gli organi decisionali non iniziano ad ascoltare le nostri voce diventerà un quartiere dormitorio». E De Bernardi ribadisce il suo pensiero. «Chiudere la farmacia comunale sarebbe la prova del fatto che a decidere in città sono i soldi, non i servizi dei cittadini». In questi giorni, però, il segretario cittadino della Lega Francesco Speroni, ha voluto chiarire che l’idea di Agesp non è di chiudere il punto, bensì di dismetterlo per cederlo ai privati.

Busto, Agesp vuole spostare una farmacia nell’area Mizar. Dubbi in maggioranza

busto arsizio sacconago farmacia – MALPENSA24