Farmacia Agesp alla Mizar, la Lega: «No a strumentalizzazioni. PD nordcoreano»

BUSTO ARSIZIO – Sul caso della proposta Agesp di aprire una farmacia alla Mizar interviene il segretario cittadino della Lega Francesco Speroni, che si schiera in difesa della società di cui è amministratore unico (in quota Lega) Alessandro Della Marra: «La proposta non è di chiudere due farmacie, ma di trasferire quella di viale Boccaccio (Borsano/Santa Croce, ndr) e mettere sul mercato quella di Sacconago. Ed è appunto una proposta, fatta in autonomia dal management della società, e da valutare in modo approfondito, ma senza dire no a prescindere». Speroni parla di «strumentalizzazioni» e risponde alle critiche del Pd e di Fratelli d’Italia.

La vera proposta

Il segretario del Carroccio di Busto vuole mettere un po’ di puntini sulle “i”, alla luce del dibattito esploso dopo la riunione di maggioranza in cui Agesp Attività Strumentali ha svelato il progetto di “dismettere” le due farmacie meno redditizie per aprire un nuovo punto all’avanguardia nel nuovo polo commerciale e dell’intrattenimento che sorgerà nell’area ex Mizar. «Bisogna chiarire una cosa – esordisce Francesco Speroni – la proposta è chiudere una farmacia, trasferendo quella più “critica” su viale Boccaccio, che comunque si trova a poche centinaia di metri da un’altra farmacia privata, e mettere sul mercato la licenza di quella di Sacconago». Che a quel punto diventerebbe privata.

Le risposte alle critiche

Al PD, che ha chiesto “su mandato di chi agisce Agesp”, il segretario cittadino leghista ricorda che «da statuto, Agesp Attività Strumentali può assumere iniziative autonome, non è che ogni cosa che fa deve chiedere il permesso all’amministrazione. Ma anche ammettendo che stalinianamente il PD non lasci autonomia alla società, fare proposte dovrebbe essere ammesso. L’idea di una partecipata tenuta al guinzaglio e con la museruola è una roba nordcoreana». Alle altre critiche invece, Speroni risponde così: «Aspetterei di vedere le carte prima di parlare. Per ora sono ovviamente riservate, perché è una decisione dell’amministrazione».

«Stupito» da FdI

L’esponente della Lega è rimasto invece «stupito» dalle parole del coordinatore di Fratelli d’Italia Massimiliano Nardi: «In questa riunione preliminare, eravamo rimasti che avremmo dovuto approfondire la proposta, dire subito no mi sembra eccessivo». Oltretutto, su una delle criticità rilevate nel summit, «Casi di farmacie all’interno dei centri commerciali ce ne sono moltissimi, da Arese a Rozzano, e non solo all’Iper di Solbiate Olona. O sono tutti sbagliati o forse l’ipotesi non è così campata per aria e può funzionare».

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