Federico, 16 anni, da Legnano volontario nelle Marche alluvionate

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LEGNANO – Non è ancora maggiorenne ma ha già le idee chiare sul suo futuro: da grande vuole fare il vigile del fuoco. Nell’attesa, presta la sua opera di volontario nella Croce Rossa. E quando ha visto il disastro causato dall’alluvione nelle Marche, non ci ha pensato due volte: si è unito a due compagni dell’associazione di Cesate Eroi nel quotidiano ed è partito per dare il suo aiuto, tra strade piene di fango e gente che ha bisogno di tutto, anche dell’acqua da bere. Perché Federico Bonini (nelle foto), a dispetto dei suoi 16 anni, ha un cuore grande così. Quando serve una mano, non rimane a guardare alla tv. E anche stavolta mamma Arianna non ha potuto dirgli di no.

Beni di prima necessità alle persone colpite

Così, Federico ha lasciato la sua città, Legnano, e si è buttato nell’impresa. Insieme a Salvatore Manfredi e a un altro giovanissimo, Agostino Vaila, quindicenne di Pero, ha caricato il furgone dell’associazione dei beni di prima necessità e ha raggiunto le Marche, sprofondate nella devastazione e nella sofferenza. Un piccolo contributo ma di immenso valore morale, oltre che diretto e concreto.

Altri suoi coetanei hanno passato quei giorni come tutti gli altri, divisi tra la scuola (come i suoi compagni di liceo) e una partita in camera con la Play, qualche video su Tik Tok e l’ultima serie su Netflix dal divano. Federico e Agostino, invece, hanno riempito le stesse giornate di ben altri ricordi ed esperienze. Come le persone che hanno aiutato. Bisognose di sostegno materiale, certo, ma anche di sentirsi nel cuore e nei pensieri di tanti, forse tutti, sicuramente di qualcuno un po’ speciale che è arrivato fin lì da lontano.

Esperienza utile e per la vita

L’associazione cesatese ha raccolto i beni necessari (cibo, vestiti, scarpe, prodotti per l’igiene) tramite l’oratorio e loro tre hanno fatto il resto, portandoli dove servivano, da Cantiano a Senigallia. Due giorni con una notte in mezzo per constatare con i propri occhi che a due settimane dall’alluvione la situazione è ben lungi dall’essere tornata alla normalità. Anzi, i vigili del fuoco che operano sul posto, insieme a molti volontari, sono stati ben lieti di coinvolgere queste braccia in più nelle tante operazioni ancora da compiere per ripristinare l’agibilità di interi paesi e garantirne la sicurezza da altre bombe d’acqua.

Per Federico e Agostino, una bella tappa nel percorso che li porterà a indossare l’ambita divisa di vigile del fuoco. Ma anche ad essere uomini con la “u” maiuscola.

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