Elezioni a Ferno, Forza Italia e Lega provano a riunire il centrodestra. Il nodo Gesualdi

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FERNO – Un incontro che punta ad aprire il dialogo nel centrodestra. Così lo scacchiere elettorale di Ferno si prepara alle Amministrative del 2022. A Lega e Forza Italia, col sostegno dei civici, il compito di fare la prima mossa, riunendo le varie anime intorno a un tavolo di confronto. Ed è ciò che è successo giovedì, 27 gennaio. Le forze politiche si muovono ancora sottotraccia e, vista la situazione attuale in paese, c’è chi vuole muoversi con i piedi di piombo. Ma se di risposte ancora non ce ne sono, quantomeno si cominciano a fare domande precise. A partire dall’unica che potrebbe risultare decisiva: il centrodestra corre insieme? Per i beninformati, non è un’ipotesi da escludere. Ma molto dipenderà dalla decisione del sindaco uscente Filippo Gesualdi di ricandidarsi per il secondo mandato.

Centrodestra unito?

Cinque anni fa Gesualdi veniva eletto in quota Fratelli d’Italia. Presentandosi con Progetto Ferno, al suo fianco aveva – e continua ad avere – l’azzurro Mauro Cerutti come vicesindaco. Fu proprio il suo allontanamento da Forza Italia per sostenere Gesualdi a causare la spaccatura nel partito di Silvio Berlusconi, relegandone una parte nel gruppo di minoranza riunito intorno a Elena Piantanida. Ora il vento sembra cambiare. L’intenzione è ricucire lo strappo e creare basi solide per un centrodestra compatto, che possa includere tutte le sue anime. O almeno è ciò che è chiamato a fare il neo commissario forzista Giorgio Bertoni. Che, quando è stato nominato, si è presentato – non a caso – così: «Ho accettato la sfida di una rifondazione del partito partendo dal territorio. Forza Italia non può rinunciare a rivendicare il proprio ruolo di aggregatore delle forze moderate di centrodestra. Solo attraverso una seria proposta politica di un centro moderato, con una particolare attenzione alle forze politiche che si riconoscono in tale schieramento, sarà possibile riconquistare il ruolo di attori principali dello scacchiere politico». Chiaro, quindi, che l’obiettivo è vedere insieme Lega, Udc, i civici di Ferno Viva e Forza Italia. Tutta.

Il nodo Gesualdi

Un centrodestra unito non può escludere Fratelli d’Italia. Ed è il vero nodo da sciogliere. Le regole non scritte della politica danno per scontata la ricandidatura di un sindaco dopo il primo mandato. Ma Filippo Gesualdi non ha ancora sciolto le riserve e in questo momento è uno stallo che di fatto congela le trattative. La politica di Ferno sembra volergli concedere ancora qualche settimana di riflessione, perché dalla sua decisione si aprono due scenari differenti e irreversibili. Nonostante la solidarietà espressa e il principio di presunzione di innocenza ribadito in ogni sede, è inutile dire che le attuali forze di opposizione si troverebbero in seria difficoltà a sostenere un candidato a cui la Dda di Milano lo scorso novembre ha notificato un avviso di chiusura indagini che lo vede indagato per un presunto scambio elettorale politico-mafioso. Se invece decidesse di tirarsi indietro, affrontando così la delicata partita giudiziaria senza nel frattempo continuare a ricoprire ruoli pubblici, ecco che la possibilità di una coalizione unita ha più probabilità di prendere forma, trovando un nuovo leader che possa mettere tutte le forze politiche sulla stessa linea. Il silenzio di Gesualdi non per forza deve preoccupare. Un po’ di tempo per prendere una decisione c’è ancora. Per discuterne, sicuramente meno. E anzi potrebbe essere il punto di partenza per un prossimo, allargato tavolo di confronto.
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