Ferno, Gesualdi spiega in consiglio: «Estraneo ai fatti». Regalia: «Dimissioni»

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FERNO – «Sono completamente estraneo a questa presunta inchiesta che mi coinvolgerebbe. Durante il mio mandato ho curato soltanto gli interessi dei cittadini di Ferno. Non ho mai avuto contatti con soggetti malavitosi». Il sindaco di Ferno Filippo Gesualdi, ha ribadito questa sera, martedì 30 agosto, la sua posizione anche in consiglio comunale, dopo la notifica a suo carico da parte della Dda di Milano  dell’avviso di conclusione indagini di un’inchiesta che lo vede indagato per voto di scambio politico-mafioso. La vicenda è nota. Secondo l’Antimafia «Gesualdi, in qualità di candidato sindaco alle amministrative nel Comune di Ferno, nel giugno 2017, accettava la promessa da Emanuele De Castro», condannato per mafia nel 2013 e nel 2020, oggi collaboratore di Giustizia, «effettuata per il tramite di Mario Curcio, suo uomo di fiducia, ed Enzo Misiano», di «procurargli voti in cambio della disponibilità a soddisfare esigenze o interessi dell’associazione mafiosa». Una condizione che, secondo la magistratura, «si è effettivamente verificata» in due occasioni.

Maggioranza compatta

Gesualdi si è autosospeso da Fratelli d’Italia e aveva già incassanto la fiducia della propria maggioranza.  Nel corso del consiglio comunale di questa sera, martedì 30 maggio, i due capogruppo di opposizione Massimo Regalia (Cambiare Ferno) e Claudia Colombo (Lega-Piantanida per Ferno), non hanno potuto fare interventi sul punto. Regalia ha però già annunciato che presenterà un’interrogazione durante la prossima assise per chiedere le dimissioni di Gesualdi. Lo aveva già fatto già nel 2019 quando l’ex consigliere comunale Enzo Misiano (FdI), che proprio oggi si è visto confermare la condanna a 8 anni e 8 mesi anche in Appello, era stato arrestato nel primo filone dell’inchiesta Krimisa, indagine che ha poi portato la Dda di Milano sino a Gesualdi. Colombo valuterà il da farsi ma una decisione, che potrebbe andare nella stessa direzione di quella presa da Regalia, potrebbe arrivare anche domani.

L’indignazione delle opposizioni

Regalia, subito dopo la notifica dell’avviso di conclusione indagini a Gesualdi, aveva auspicato un intervento del Prefetto affinché segnalasse all’ente preposto lo scioglimento per mafia del consiglio comunale di Ferno. Lo stesso Regalia aveva anche sottolineato come «Gesualdi ha vinto contro Elena Piantanida per 56 voti. Non mille, non 300, ma per 56 voti. Misiano di voti ne ha presi 100 ed è stato arrestato per vicinanza alle cosche di ‘ndrangheta. Gesualdi è indagato per presunto voto di scambio. La matematica è tombale: ha vinto per 56 voti e Misiano ne ha portati 100. Ha vinto le elezioni?».

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