Gesualdi indagato, Regalia: «Sciogliete il consiglio comunale di Ferno per mafia»

FERNO – «Il sindaco Filippo Gesualdi indagato per un presunto voto di scambio politico mafioso rafforza i dubbi che noi avevamo già sollevato nel 2019. Quando, cioè, fu arrestato Enzo Misiano, all’epoca consigliere comunale di maggioranza in quota Fratelli d’Italia. Poi venne indagato anche il consigliere Alessandro Pozzi». Massimo Regalia (nella foto), capogruppo di Cambiare Ferno, oggi all’opposizione, arriva a una conclusione dolorosa dopo la notifica, risalente a venerdì 19 novembre, dell’avviso di chiusura indagini al primo cittadino fernese dalla Dda di Milano.

Le istituzioni intervengano

«Io spero a questo punto, vista la gravità della situazione, che le istituzioni che possono farlo intervengano. Che – continua il consigliere di minoranza – il Prefetto segnali a chi di dovere affinché il consiglio comunale di Ferno venga sciolto per mafia». Un avviso di chiusura indagini non è una sentenza di colpevolezza (Gesualdi ha fermamente respinto gli addebiti). Di certo anticipa la volontà della Dda di Milano di esercitare l’azione penale, ma non è l’esito di un processo. «Tuttavia, se la Dda di Milano ipotizza infiltrazioni così pesanti (Misiano è stato condannato a 8 anni e 8 mesi in primo grado ed è ora in attesa della sentenza d’Appello), pur a malincuore visto che si tratta del mio Comune, mi auguro che il consiglio comunale venga sciolto. A garanzia di tutti. In primo luogo dei cittadini di Ferno. Di certo il nostro gruppo anche dovesse andare a casa domani lo farebbe a testa alta e con la coscienza pulita».

Nessuna sponda in maggioranza

Nel 2019 Regalia chiese le dimissioni di Misiano, Pozzi e Gesualdi. «La maggioranza spezzò in due la questione – spiega il capogruppo di Cambiare Ferno – Votò a favore sul fronte Misiano-Pozzi, ma difese Gesualdi a spada tratta. Noi anche in questo frangente torneremo a chiedere le dimissioni del primo cittadino dopo la chiusura indagini a suo carico con accuse gravissime. Ma, nonostante credo ci siano dei mal di pancia in maggioranza, il gruppo non offrirà sponda nemmeno in questa circostanza visto le dichiarazioni di piena fiducia rilasciate. Paleseremo in ogni caso la nostra sfiducia: vogliamo lasciare il segno. Noi abbiamo sempre fatto altro scelte».

Gesualdi dovrebbe dimettersi

Gesualdi si è autosospeso da Fratelli d’Italia dopo l’avviso di conclusione indagini per evitare imbarazzi al partito. «E allora? Prende le distanze dal partito. Non significa niente. Evitano l’imbarazzo a Fratelli d’Italia ma non al Comune che rappresenta. Per coerenza avrebbe dovuto dimettersi anche dalla carica di sindaco, non soltanto autosospendersi da Fratelli d’Italia. E’ un fatto che per Ferno non cambia la situazione».

Ha vinto le elezioni?

Ferno ha eletto Gesualdi. «Gesualdi ha vinto contro Elena Piantanida per 56 voti. Non mille, non 300, ma per 56 voti – prosegue Regalia – Misiano di voti ne ha presi 100. Misiano è stato arrestato per vicinanza alle cosche di ‘ndrangheta. Gesualdi è indagato per presunto voto di scambio. La matematica è tombale: ha vinto per 56 voti e Misiano ne ha portati 100. Ha vinto le elezioni?».

Come si giustificheranno?

Più attendista al momento la reazione di Claudia Colombo (Lega), capogruppo di minoranza per Piantanida per Ferno. «Esprimo vicinanza dal punto di vista umano a Gesualdi, pur non sottovalutando la gravità delle accuse che gli sono state mosse. Prenderemo qualche giorno per ricostruire l’intera vicenda. Ripartendo dal 2019, esaminando le carte a nostra disposizione. Ci confronteremo al nostro interno e ci confronteremo anche con l’altro gruppo di opposizione. Il 23 novembre ci sarà una riunione dei capigruppo e a breve anche un consiglio comunale: siamo curiosi di sapere quale posizione assumeranno il sindaco e la sua giunta. Una volta chiuso il cerchio certamente porteremo avanti la nostra azione politica».

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