Ferno, Pozzi: «Non sono indagato». Ma una sentenza lo smentisce

tribunale milano

FERNO – Riceviamo la richiesta di puntualizzazione firmata dal consigliere comunale di Ferno (ex Fratelli d’Italia) Alessandro Pozzi in relazione a un articolo pubblicato sulla nostra testata il 3 gennaio 2020.

Spett.le Redazione, dopo aver letto il Vostro ennesimo articolo in oggetto, francamente non riesco proprio a comprendere l’accanimento da parte Vostra nei miei confronti, evidenziato chiaramente dal fatto che nell’ultimo periodo del paragrafo rubricato “L’Inchiesta Krimisa” venga fatto riferimento solo e soltanto al mio nominativo, per giunta evidenziato in neretto come quello delle persone imputate e condannate nell’ambito dei processi nati dall’indagine “Krimisa”. A questo riguardo, mi preme ricordarVi che: a) il/i processo/i di cui informate i Vostri lettori non ha mai riguardato e non riguarda assolutamente la mia persona, che – come già chiarito in più occasioni – è sempre stata estranea ai fatti contestati ai vari soggetti imputati e, poi, condannati nell’ambito dello/gli stesso/i procedimento/i penale/i. b) lo scrivente non è stato mai e poi mai indagato per il presunto reato di falsa testimonianza, anche perchè quanto riferito in occasione della mia audizione in Tribunale a Busto Arsizio è la pura verità ed è in linea con quanto dichiarato anche da altri testimoni e da me riferito alla prima audizione in Procura della Repubblica a Milano. Tanto risulta ulteriormente confermato dall’ultimo certificato, rilasciato in data 03.11.2020 ai sensi dell’art. 335 c.p.p. dalla Procura della Repubblica Busto Arsizio. Pertanto, mi vedo costretto ancora una volta a richiederVi di voler rettificare con immediatezza il contenuto del Vostro articolo e, comunque, ad astenerVi anche per il futuro dal continuare ad associarmi a questa vicenda, alla quale sono completamente estraneo, tanto meno nei termini da Voi rappresentati nell’articolo in contestazione,  preannunciandoVi sin d’ora di aver incaricato i miei legali di fiducia di promuovere le necessarie ed opportune azioni giudiziarie anche di natura risarcitoria nei Vostri confronti.
Saluti.
Alessandro Pozzi

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Replica Simona Carnaghi

Lo scorso 25 settembre il presidente del collegio giudicante del Tribunale di Busto Arsizio Rossella Ferrazzi ha pronunciato la sentenza di primo grado in relazione allo stralcio dell’operazione Krimisa che ha coinvolto presunti esponenti della locale di ‘ndrangheta Legnano-Lonate Pozzolo. Altri imputati sono invece stati condannati, sempre in primo grado, dal giudice per l’udienza preliminare di Milano. Si legge nel dispositivo in questione (alleghiamo per chiarezza l’immagine del passaggio della sentenza depositata) come il giudice abbia ordinato il trasferimento degli atti a carico di Pozzi e altre 8 persone alla Dda di Milano per il reato di falsa testimonianza e per il solo Alessandro Pozzi anche di Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

ferno alessandro pozzi

Lo stesso giudice, nelle motivazioni della sentenza in questione, parla in diverse occasioni della testimonianza resa dal consigliere fernese. Ne citiamo uno a pagina 152 delle motivazioni depositate

ferno pozzi

In nessun pezzo è mai stato detto o scritto che Alessandro Pozzi fosse tra gli imputati del processo Krimisa. Inoltre siamo certi del fatto che nulla a suo carico sia pendente presso gli uffici giudiziari di Busto Arsizio in quanto il giudice ha ordinato il trasferimento per la successiva iscrizione nel registro degli indagati (come chiesto dal pubblico ministero) alla Procura Distrettuale Antimafia di Milano che ha coordinato tutta l’indagine. Sul fatto il legale di Pozzi potrà eventualmente sollevare un’eccezione di incompetenza territoriale ma non è questa materia di nostro interesse.

Il nome di Pozzi è stato citato in quanto consigliere comunale. Eletto dai cittadini con il ruolo di amministratore pubblico: un suo coinvolgimento in un’indagine giudiziaria corrisponde a tutti i requisiti del pubblico interesse.

Infine continueremo a riportare informazioni relative all’inchiesta giudiziaria in oggetto. Se e quando la posizione di Pozzi sarà archiviata o, in caso di processo, il consigliere sarà assolto ne daremo conto. Così come daremo conto di un eventuale rinvio a giudizio o di un’eventuale condanna.

ferno pozzi indagato sentenza – MALPENSA24