FERNO – Filippo Gesualdi non si ricandiderà. Il sindaco uscente di Ferno fa un passo indietro e rinuncia a puntare al secondo mandato consecutivo in fascia tricolore. «Ragioni personali», dice. Ma che ha un legame diretto alla delicata situazione di stallo causata dall’avviso di chiusura delle indagini notificata dalla Dda di Milano, che lo vede indagato per un presunto scambio elettorale politico-mafioso. «Voglio evitare che la campagna elettorale si incentri su argomenti che nulla hanno a che fare con la proposta che ogni candidato dovrà presentare». Tradotto: «La mia carriera da sindaco finisce qui».
Centrodestra unito?
Una decisione che riguarda Gesualdi, certo. Ma che, di fatto, dà anche una svolta all’ipotesi di un centrodestra unito. Almeno secondo quanto emerso di recente, con le quote di Lega e Forza Italia sedute fra i banchi della minoranza alla ricerca di una coalizione compatta per le prossime Amministrative, previste in primavera. Il sindaco uscente, iscritto a Fratelli d’Italia, scioglie i dubbi e annuncia la sua volontà: «È giunto il momento di darvi una doverosa risposta, dopo settimane di valutazioni e considerazioni in cui ho sentito l’affetto e il sostegno di tanti, che ringrazio infinitamente: non posso accettare l’opportunità di ricandidarmi». E, aggiunge, «non voglio mantenere ulteriormente questa incertezza, che potrebbe danneggiare la prossima campagna elettorale della nostra comunità”. Dando, così, «la possibilità a chi intende proporsi per il prossimo mandato di fare le proprie scelte in tempo utile per presentare il suo progetto».
I motivi
Che questo, per Gesualdi, sia un periodo difficile, è lui stesso ad ammetterlo. Per questo si lascia andare in «alcune considerazioni». Intanto, «la mia rinuncia vuole evitare che la campagna elettorale si incentri su argomenti che nulla hanno a che fare con la proposta, togliendo così ai cittadini la possibilità di scegliere serenamente e consapevolmente, discriminando tra le proposte serie e concrete e quelle, invece, più aleatorie e fantasiose». Inoltre «le sfide che ci aspettano nell’imminente futuro sono talmente importanti che non si può perdere tempo in polemiche, che spesso nascondono l’incapacità di fare proposte efficaci e moderne». Anzi, prosegue, «distratti da polemiche sterili si corre il serio rischio di eleggere amministratori che hanno scarsa o nessuna conoscenza della macchina amministrativa: in questo momento è un azzardo che nessuna comunità può permettersi». L’auspicio è che «la prossima squadra al governo sia attentamente scelta, così da riunire competenze e laboriosità indispensabili per operare nel solo ed unico interesse dei cittadini fernesi».
Le prossime sfide
Ora ci sono altre «dure prove» a cui fa fronte, «ma voglio ribadire ancora una volta come la vicinanza e l’affetto che in questo periodo ho avvertito da tanti di voi mi abbiano dato la forza di terminare il mio mandato», sottolinea. «Hanno reso la mia rinuncia meno dolorosa e mi hanno fatto capire che il mio amministrare correttamente in ogni momento, sempre e solo nell’interesse dei cittadini, è stato apprezzato». Questo «mi permetterà di affrontare con determinazione e a testa alta il prossimo futuro, nella serena fiducia che la magistratura possa chiudere nel più breve tempo possibile questa assurda vicenda».
Le parole dei vertici
Così il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Andrea Pellicini: «La decisione di Gesualdi va in primo luogo rispettata. Il sindaco, essendo una persona perbene e responsabile, non intende coinvolgere il Comune di Ferno nella vicenda processuale che lo riguarda, dalla quale, sono certo, uscirà comunque assolto». E aggiunge: «Lo dico perché conoscono Gesualdi e il suo modo di comportarsi. In ogni caso, la sua decisione gli fa onore, perché antepone, ancora una volta, l’interesse pubblico alle sue legittime ambizioni. In effetti, avendo ben amministrato, la sua rielezione sarebbe stata molto probabile, se non certa. Come coordinatore provinciale di Fdi gli rinnovo stima e fiducia sia come amministratore, sia soprattutto come uomo».