Il ricordo di Piero Magistrelli a Busto. E l’appello ai benefattori per la nuova sfida

Pietro Magistrelli

BUSTO ARSIZIO – «Vi invito a continuare, perseverare e non demordere». Erano le parole del testamento spirituale di Pietro Magistrelli, lette al suo partecipatissimo funerale in Basilica di San Giovanni. Ad un anno di distanza, alla vigilia del primo anniversario della sua scomparsa (datata 18 marzo 2021), verrà celebrata una Messa di suffragio in Basilica. Ma soprattutto va avanti senza sosta la “missione” di rispettare, anche materialmente, il testamento di Magistrelli.

La nuova sfida

«Servono ancora fondi, ed è per questo che facciamo appello ai tanti benefattori, compreso quello anonimo, che hanno accompagnato Piero in questi anni – annuncia l’avvocato Diego Cornacchia, che ha ereditato la presidenza della Fondazione Anffas Lion Mario Ravera – grazie ad un lascito la Fondazione ha a disposizione un immobile, che è da ristrutturare per ricavare spazi per un centro diurno che permetta di far uscire i ragazzi disabili dalle famiglie e dare qualche ora di sollievo ai genitori durante la giornata». Una nuova sfida, l’ennesima, nel segno di Piero. Che aveva sempre un progetto nuovo da mettere in campo appena aveva completato il precedente. Per realizzare un altro “miracolo” per i suoi ragazzi.

Il ricordo

Se ne andava un anno fa – era il 18 marzo 2021 – Pietro Magistrelli, anima dell’Anffas a Busto. Verrà ricordato con una Messa stasera, 17 marzo, alle 18.30, nella Basilica di San Giovanni. Con un giorno di anticipo per evitare la concomitanza con il venerdì di Quaresima. Il successore di Magistrelli alla guida della Fondazione Anffas Ravera, Diego Cornacchia, ha invitato alla Messa tutti i benefattori che hanno contribuito alle varie opere che l’indimenticato presidente dell’Anffas negli ultimi vent’anni è riuscito a realizzare, da ultima la nuova ala della casa alloggio di via Piombina, inaugurata a settembre. «Allargo l’invito anche al benefattore anonimo – l’appello di Cornacchia – c’è ancora molto da fare per portare avanti i progetti di Piero Magistrelli».

L’eredità

«Da solo Piero era presidente di tre enti, l’Anffas di Busto Arsizio, la Fondazione Anffas Lion Mario Ravera e la Fondazione Giannina Tosi che gestisce la casa di via Catullo. Gli siamo succeduti in tre e facciamo fatica a stare dietro a tutte le incombenze. Questo solo per capire la grandezza del personaggio». Così l’avvocato Diego Cornacchia, che ha raccolto il testimone da Magistrelli alla guida della fondazione che si occupa della casa Anffas di via Piombina, fa capire il vuoto che ha creato la scomparsa di Piero Magistrelli, il 18 marzo dello scorso anno. Gli altri “eredi” sono Igino Portatadino all’Anffas e Leonardo Bollazzi alla Fondazione Giannina Tosi. Con Paola Magistrelli che fa da factotum a supporto dei tre presidenti. Doveroso il ricordo, nella Messa in Basilica di San Giovanni che sarà celebrata da monsignor Severino Pagani, ma altrettanto proseguire con la “missione” tracciata. «Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per poter mettere in piedi nuove iniziative» l’appello di Cornacchia.

busto arsizio Piero Magistrelli – MALPENSA24