Gatto ucciso a bastonate a Ferno: colonia spostata. Ma non senza polemiche.

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FERNO – Gattino ucciso a bastonate e colonia felina sposta dalle scuole di Ferno. L’autopsia conferma: il gatto ucciso da un evento traumatico. I volontari: «Merita giustizia». La colonia, intanto, è stata spostata al Cat Village di Lonate. Ma non senza polemiche. Che chiamano in causa anche il sindaco di Ferno Filippo Gesualdi e la dirigenza della scuola dove la colonia felina viveva prima che il gatto fosse ucciso non senza proteste e polemiche. Enza Lanzafame, la volontaria che per anni si è occupata dei mici della colonia, puntualizza e chiede aiuto. Ecco il suo intervento.

 

La colonia felina di cui sopra è composta da quattro gatti, tutti sterilizzati a spese della sottoscritta e risulta essere in loco, quanto meno, dall’anno 2016, senza che mai ci siano state contestazioni da parte di alcuno. Pertanto, da almeno quattro anni, i gatti in questione vivono nella zona e si sono abituati all’area edall’ambiente. Improvvisamente, negli ultimi mesi del 2019, la colonia in oggetto ha iniziato a costituire, per qualcuno, un problema: “I gatti puzzano e sporcano”. Tutto ciò è, per altro, scientificamente smentibile: è sufficiente documentarsi con attenzione. Al fine di poter provvedere al nutrimento dei predetti animali, che senza l’aiuto di volontari non avrebbero di che sostentarsi, la sottoscritta ha avuto la necessità di accedere al cortile dell’istituto scolastico già menzionato. Come già anticipato, in passato, non vi era difficoltà alcuna, tanto che il precedente dirigente scolastico aveva espressamente e immediatamente autorizzato la sottoscritta ad accedere al cortile della scuola, così da poter
alimentare detti animali. Del resto, privare gli animali di cibo e acqua, oltre a rappresentare un gesto di disumanità e tale condotta configura un evidente maltrattamento, come la giurisprudenza ha statuito nel corso degli anni.

L’attuale dirigente scolastico, signor Carmine Riccio, non ha dimostrato la medesima delicatezza del suo
predecessore, manifestando, benché sensibilizzato in merito, totale disinteresse per le esigenze degli indifesi animali. In data 26 novembre 2019, il dirigente veterinario dell’Ats Insubria ha effettuato un sopralluogo presso la colonia felina, escludendo un reale pericolo per la salute di chiunque venisse a contatto con i gatti. Il veterinario in questione, al solo fine di evitare sterili polemiche, ha proposto alcune soluzioni (solo per esemplificare: individuazione di un unico sito di alimentazione concordato) per consentire il permanere della colonia predetta nel luogo dalla stessa occupato da sempre. Solo come extrema ratio, qualora non si fossero attuate le prescrizioni indicate, il dirigente veterinario ha prospettato lo spostamento della colonia felina. Come noto, infatti, il trasferimento dei gatti dal proprio habitat presenta serie problematiche per questi animali, che difficilmente e con grande stress fisico ed emotivo possono essere dislocati.

I mici, per altro, contrariamente a quanto si sta verificando allo stato attuale, in gattile, hanno sempre vissuto in libertà e senza costrizioni. Inspiegabilmente, il Sindaco del Comune di Ferno, signor Filippo Gesualdi, ha imposto la rimozione dell’intera colonia felina presso il Cat Village di Lonate Pozzolo, letteralmente dall’oggi al domani. Il signor Gesualdi ha negato la possibilità alla sottoscritta di porre in essere gli accorgimenti e le prescrizioni suggerite dal dirigente veterinario dell’Ats Insubria, secondo il quale, si ribadisce, la colonia felina avrebbe tranquillamente potuto rimanere dove era ed è sempre stata. Tutto ciò è avvenuto senza tenere minimamente conto delle esigenze degli animali, dell’impegno dei volontari e dei consigli degli esperti. Senza dimenticare che, questa arbitraria ed immotivata determinazione comporterà per le casse del Comune di Ferno ed i suoi contribuenti un esborso economico, quantificato, complessivamente, in circa 3mila 500 euro annuali, stando ai criteri applicati dall’Ats Insubria. Evidenzio che in precedenza i costi del mantenimento dei mici veniva sostenuto unicamente da noi volontari. Stupisce tanta leggerezza, sia sul piano empatico, sia sul più gretto, ma assai concreto, piano economico. E’ indiscutibile che sarebbe stato più opportuno e conveniente dare seguito alle prescrizioni dell’Ats Insubria e mantenere la colonia ove si trovava, magari anche delimitando l’area occupata dai gatti con un manufatto removibile, ipotesi espressamente prevista dal Regolamento Regione Lombardia. Sottolineo di aver depositato una specifica istanza volta ad ottenere l’autorizzazione proprio atta all’installazione del citato manufatto.

Inutile dire che la mia iniziativa è stata totalmente ignorata dal signor Sindaco. A quanto sopra esposto, probabile conseguenza del clima di tensione ingiustificatamente creato attorno alla vicenda, aggiungasi il terribile gesto posto in essere da un vero e proprio criminale. Con un’efferatezza ed una spietatezza disumana, senza motivo alcuno e approfittando dell’ingenuità dell’animale più fiducioso e lento rispetto ai suoi compagni, un soggetto al momento non ancora identificato ha ucciso Negretto, uno degli abitanti della nostra colonia felina. L’esame autoptico ha confermato che la morte del micio è stata causata da lesioni riconducibili ad un evento traumatico. La sottoscritta ha sporto denunzia – querela avanti alle competenti Autorità Giudiziarie, confidando che le indagini possano dare un nome ed un cognome all’autore di tanta gratuita cattiveria. Chi commette un’azione tanto riprovevole non deve restare impunito e deve essere messo in condizione di non reiterare il reato. Non solo Negretto merita giustizia, ma occorre impedire che lo scempio si ripeta! Chi scrive ritiene che le videocamere di sorveglianza, anche private, installate nella zona, possano dare un contributo concreto alla ricerca del colpevole.

Chiedo, quindi, l’aiuto di tutti coloro che possano offrire informazioni e azioni concrete, rammentando che è stata anche offerta una significativa ricompensa. Da ultimo, mi sento di ringraziare dal profondo tutti coloro che hanno compreso la gravità della situazione e hanno condiviso con me la perdita di quello che ho considerato un vero Amico. Tra tutti, un sentito grazie ai volontari del Cat Village di Lonate Pozzolo, che, immediatamente, mi hanno supportata nel realizzare un trasferimento sicuro e il meno traumatico possibile per i gatti: senza di loro e il loro intervento in concreto (e non con le semplici parole di un’ordinanza) mi chiedo cosa sarebbe accaduto. Oltretutto in passato il sindaco Gesualdi ha chiesto al Cat Village aiuto per risolvere il problema del trasferimento della colonia felina censita sub n.32216241, sita presso il Tigros di Ferno, Via Trieste 118. Attualmente i gatti della predetta colonia si trovano presso il Cat Village, senza tuttavia che il Comune di Ferno abbia contribuito al mantenimento degli stessi, nonostante Gesualdi avesse chiesto, ed ottenuto, un preventivo in merito.

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