Ferno non dimentica il 4 Novembre. Gesualdi e Foti al monumento dei caduti

ferno quattro novembre

FERNO – Si è svolta ieri, 7 novembre, la celebrazione del 102esimo anniversario dell’Unità nazionale e la Festa delle forze armate. Il tradizionale evento del 4 novembre ha dovuto fare i conti con le normative anti-Covid. Ma piuttosto che non farlo, Ferno ha preferito rimandare gli omaggi solo di qualche giorno. Come ha specificato l’assessore alla cultura e Rapporti Istituzionali, Sarah Foti: «A causa delle disposizioni in atto, che vietano le cerimonie pubbliche, abbiamo dovuto modificare i programmi tradizionali e riadattare in corsa le modalità di celebrazione». Ma anche con tutte le limitazioni del caso, i presenti hanno potuto prendere parte potuto prendere parte a «un momento di rievocazione, che ha voluto essere l’occasione per ricordare questa importante ricorrenza», ha aggiunto.

Un evento a prova di Covid

Le imposizioni anti-Covid hanno inciso anche sul numero di persone che hanno potuto partecipare. Sul posto, solo il sindaco Filippo Gesualdi, insieme all’assessore Foti, al parroco e a due rappresentanze delle associazioni dell’arma, ovvero alpini e carabinieri in congedo. E con il gonfalone municipale, davanti al monumento ai Caduti nel cimitero di Ferno, si è proceduto alla deposizione della corona d’alloro e alla benedizione.
La delegazione di rappresentanza – senza cortei, ovviamente – si è poi ritrovata in piazza Unità d’Italia per la posa di una targa in memoria dei caduti militari e civili nelle missioni di pace.

Le parole del sindaco

In occasione della cerimonia il sindaco ha dichiarato: «Oggi come allora le nostre forze armate sono di nuovo in prima linea, questa volta chiamate a collaborare per fronteggiare la pandemia che ci sta colpendo da diversi mesi. Non possiamo che rivolgere a tutti gli operatori ogni giorno impegnati sul territorio un deferente pensiero, così come non possiamo dimenticare tutti coloro che si sono sacrificati nelle missioni di pace per difendere la nostra storia, la nostra civiltà e la nostra cultura». Oggi verrà ricordata la fine della Prima Guerra Mondiale e la giornata delle forze armate, «rivolgendo a queste ultime un doveroso ringraziamento con sentita vicinanza», ha concluso.

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