Polizia locale, Mattei resta a Ferno e striglia Lonate: «Disunire non porta benefici»

FERNO – «Disgregare, disunire non porta benefici. E ora guardiamo al presente e al prossimo futuro, per il bene del paese». Un concetto semplice e forte, riassunto così da Emanuele Mattei, nuovo comandante della polizia locale di Ferno. Si è ufficialmente presentato oggi, 19 gennaio, al fianco del sindaco Filippo Gesualdi. Comune e forze dell’ordine, insieme, si mettono subito al lavoro per ripartire con «un servizio rivolto sempre alla sicurezza dei cittadini», dicono in accordo. Soprattutto ora che il divorzio da Lonate Pozzolo ha messo un punto all’Unione – ufficialmente dal primo gennaio – riconsegnando ai rispettivi enti locali tutti i servizi. La fine del matrimonio con l’amministrazione lonatese ha lasciato un segno, si sa. «Ma siamo già operativi», nonostante le difficoltà da superare.

Il quadro della situazione

Ferno non perde tempo: ha già rimesso in piedi l’iter per ricostituire il gruppo comunale di Protezione civile. Ora tocca alla polizia locale. A partire dal suo nuovo – ma ben noto – comandante. Così il primo cittadino: «Ha un’esperienza pluriennale con diversi in altri comandi e un curriculum impeccabile: è un piacere per noi sapere che sarà disponibile per la comunità». E ancora: «Con i collaboratori e con gli altri agenti non si è tirato indietro e possiamo contare sul suo impegno». Di fatto, saranno due le aree di competenza dei vigili: il Terminal 1 di Malpensa, che insiste sul territorio fernese, e tutto il perimetro del paese, «perché la priorità sarà sempre rivolta ai cittadini». E nel frattempo «stiamo riorganizzando l’ufficio del personale». Ora, ci sarà subito un primo ostacolo da superare. Gli agenti assegnati erano sei, ma due di loro hanno scelto di seguire un percorso differente, riducendo il numero a disposizione. Lo stesso vale per un funzionario amministrativo. Da qui, i primi obiettivi: «Contiamo di coprire questi buchi entro Pasqua, per poi arrivare a dieci in totale entro la fine dell’anno», ha spiegato il sindaco. Intanto, in direzione dell’aeroporto, sono già aperti i dialoghi con il prefetto e altri responsabili dei corpi di polizia: «Vogliamo collaborare con chi sarà disponibile per garantire il servizio, in attesa che la fase procedurale delle nuove assunzioni ci permetterà di integrare il gruppo». E ha aggiunto: «Chiediamo un piccolo sforzo, per poter poi ricostituire un organico che sia degno del suo nome».

Gli obiettivi

Sulla stessa linea Mattei: «Ricominciare da capo non è facile, ma siamo già partiti con il piede giusto». Il riferimento va al rapporto con i vari uffici comunali e con i funzionari. «Ci hanno accolti bene – dice – e c’è stata subito sinergia e voglia di collaborare, che è molto positivo». E ha aggiunto: «Abbiamo l’obiettivo di essere pronti in breve tempo. E lo facciamo guardano al presente, rimboccandoci le mani prima di ritornare a un numero adeguato di agenti disponibili. Senza piangerci addosso». La priorità sarà «essere presenti per rispondere alle esigenze dei cittadini». Toccando tutte le possibili situazioni, come «la sicurezza urbana, i controlli stradali e nei parchi, la videosorveglianza, l’abbandono dei rifiuti e le situazioni di spaccio di stupefacenti». Con l’obiettivo un giorno «di avere ancora dei partner associati».

Il post Unione

Per Ferno, si tratta primo step in ambito di polizia locale dopo la Dis-Unione. Mancherà questo sistema? Per il sindaco «se qualcosa manca è perché non sta funzionando ciò che è nuovo. E noi agiamo pensando che tutto andrà per il meglio. L’Unione sarà solo un ricordo, dopo una scelta a cui ci siamo adeguati». Anche il comandante non ha mai nascosto al sua posizione. «La polizia locale dell’Unione non è un carrozzone», diceva un anno fa. E il motivo è chiaro: «Andava fatto un restyling, ma si possono trovare più soluzioni: disunire non porta benefici». Ecco perché «apprezzo molto che il sindaco Gesualdi abbiamo già mostrato un’apertura per unire le forze con altri comandi di polizia. Se un Comune come Ferno si allea con altri può offrire una standard qualitativo molto più alto. E garantire una presenza sempre costante».

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