GALLARATE – «Se ne parla ormai da quattro anni e non si è ancora giunti a conclusione, segno evidente delle difficoltà che Regione Lombardia e Trenord hanno incontrato e stanno tuttora incontrando nell’approvare un progetto inutile, non sostenibile e gravemente impattante per l’ambiente». Questo è il parere di Legambiente in merito al collegamento ferroviario T2 Malpensa-Gallarate, un parere da sempre contrario alla realizzazione dell’opera, declinato in vari punti di vista e inviato di recente alla Conferenza di Servizi decisoria e al Consiglio regionale.
Ecco la posizione di Legambiente Gallarate, resa nota dal presidente Francesco Torreggiani, suddivisa nei punti fondamentali.
Le compensazioni ambientali
Legambiente s’infila anche nelle ultime discussioni, con tesi molto marcate. Fa notare la schizofrenia della città di Milano che annuncia, con sbandierato orgoglio, la piantumazione di moltissimi alberi sul proprio territorio (le cifre si susseguono… 20.000, 100.000, poi 3.000.000!) mentre qui vuole con forza l’abbattimento dei boschi di Casorate.
Servilismo politico
Legambiente vede che c’è ancora nel gallaratese chi non sa – o non vuole – riconoscere gli svantaggi dell’opera, ben superiori ai vantaggi, e chi banalmente divide i cittadini in SI’ TAV e NO TAV, segno evidente dell’incapacità d’analisi del progetto o di un servilismo alimentato dalla sudditanza ai potentati economici.
La crescita dell’aeroporto
Ragionando di Sea, dei voli aerei e dei flussi di denaro entriamo davvero nel regno dell’assurdo. Cosa dire di chi sostiene che il numero dei movimenti aerei deve continuare a crescere, senza pensare al futuro? E di chi propone di concedere la licenza di inquinare in cambio di qualche spicciolo di danaro? L’idea di un aeroporto sovradimensionato rispetto al territorio che lo ospita non può certo portare benefici al Gallaratese e dintorni.
Il Sempione alberato
Legambiente si chiede perché mai impattare così gravemente l’area e distruggere l’ultimo tratto del Sempione alberato, alla cui fine si scorge il Monte Rosa, sempre più verde, sempre meno bianco, anzi grigio per l’inquinamento, quasi immacolato solo quando nevica.