Florenzi capitano coraggioso via da Roma?

La strana parabola del capitano sempre più ai margini della squadra giallorossa. Che farà Alessandro Florenzi? Fonseca non lo vede in campo, lo ha escluso anche da tutte le rotazioni. Preferito addirittura a Santon. Eppure Florenzi ha avuto parole da capitano vero. Una lezione autentica di come si porta la fascia anche quando in campo non la si indossa perché il mister ha deciso che non vali i primi undici. Mai una parola fuori posto, mai uno sproloquio. Sempre impeccabile. Un esempio per i divi del pallone che, facendo leva sull’ottusita’ e il fanatismo di troppi tifosi, si permettono uscite totalmente fuoriluogo. Sul campo la storia però è diversa. Molto diversa. Da almeno tre stagioni, complici gli infortuni anche gravi subiti in carriera, non è più lui. Non c’è più il brillante tornante di destra che aveva fatto cose importanti anche da terzino. Ma quello non è il suo ruolo naturale. Adattato da sempre per la sua straordinaria capacità di essere multicambiabile che però in realtà a un certo punto è diventato più un limite che una ricchezza. Più una zavorra che un valore aggiunto. Forse proprio la difficoltà di collocarlo nel campo lo ha frenato nella sua crescita di carriera. Forse il suo ruolo più azzeccato è quello di tornante in un sistema con la difesa a tre e con centrocampo a cinque. Il quinto di destra a centrocampo. Motivo per cui il pensiero vola allo schema di Conte e alla sua Inter. Chissà che Milano, sponda nerazzurra, non possa essere il trampolino già a gennaio per il rilancio anche in chiave nazionale, visto l’imminente Europeo. A Roma sembra finita, forse. Chissà se con il Brescia, dopo la comparsata in nazionale, tornerà titolare in maglia giallorossa. Domenica pomeriggio si avranno nuove risposte sul futuro di Florenzi in maglia romanista. Dovesse finire ancora in panchina, aumenterebbero le possibilità di vederlo già a gennaio lontano dalla capitale.

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