Fondazione Palio al “canapo” dopo l’ok in commissione. Ma c’è chi non ci sta

legnano fondazione palio commissione

LEGNANO – Via libera ieri, venerdì 26 novembre, in commissione alla Fondazione Palio, che sarà all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale di Legnano per l’approvazione definitiva. Nelle due sedute del Consiglio messe in calendario, martedì 30 novembre e martedì 7 dicembre (in entrambe le date alle ore 20.30 e in forma mista), saranno ben 10 i punti in materia (su 36 totali) comprese le interrogazioni depositate dalle opposizioni.

Fra queste, il Movimento dei Cittadini ha commentato negativamente il voto favorevole di tutti i membri della commissione consiliare alla delibera che prevede la costituzione della Fondazione del Palio nella forma di ente del terzo settore «senza una preventiva modifica del regolamento generale del Palio, con cui la delibera è in netto contrasto».

Brumana: «Solo contro tutti a difendere la legalità»

Per il consigliere del MdC Franco Brumana «la stessa delibera evidenzia questa violazione del regolamento, ma prevede che in futuro, dopo la costituzione della fondazione, verrà modificato il regolamento per adeguarlo allo statuto della fondazione. La segretaria comunale e un dirigente hanno sostenuto la correttezza di questo obbrobrio giuridico e hanno proposto l’espediente elusivo della futura modifica delle norme regolamentari per legittimare l’illegalità che si vuole compiere.

«Ho invano fatto presente che: la delibera deve essere conforme al regolamento nel momento della sua adozione; la costituzione della fondazione non può avvenire nell’illegalità; non si può ora dare per certo che il Consiglio comunale si renderà disponibile a modificare il regolamento. Si tratta di concetti elementari, che dovrebbero essere condivisi utilizzando semplicemente la logica e il buon senso. È evidente che se un comune si è dato un regolamento deve rispettarlo o cambiarlo. Eppure – lamenta il consigliere civico – tutti i consiglieri presenti in commissione, sia pure in un’atmosfera di grande imbarazzo, si sono allineati e hanno dato parere favorevole. È stato uno spettacolo deprimente vedere che alcuni di loro forse non capivano e che gli altri hanno messo da parte ogni convinzione, evidentemente sulla base di una valutazione di convenienza personale e politica».

«Calpestati concetti elementari di diritto»

«Ho cercato invano di spiegare – conclude Brumana – che se si ama il Palio si deve volere che la nascita del nuovo ente che lo gestirà avvenga con i crismi della legalità e non con un pasticcio giuridico. Ho rivendicato l’autonomia dei consiglieri comunali quali rappresentanti dei cittadini e ho spiegato che è improprio riconoscere un “potere religioso” come fatto da qualcuno. Non c’è stato niente da fare e pertanto mi sono trovato solo».

Il Palio è unione di intenti, facciamolo crescere insieme

legnano fondazione palio commissione – MALPENSA24