Palio, confronto serrato maggioranza-opposizioni sullo statuto della Fondazione

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LEGNANO – Confronto serrato in commissione oggi pomeriggio, giovedì 18 novembre, a Legnano sullo statuto della Fondazione Palio, destinata a reperire risorse per organizzare e promuovere la manifestazione. Alla riunione della commissione delegata ad occuparsene sono stati invitati anche Enrico Montefiori, esperto giuridico di Fondazioni, e Massimiliano Roveda, in rappresentanza del Collegio dei Capitani.

Le minoranze, in particolare il Movimento dei Cittadini, hanno contestato alcuni contenuti della proposta di statuto avanzata dall’Amministrazione comunale, dal contrasto con il regolamento generale del Palio (che non la prevede) al rischio di una privatizzazione dell’evento, con la perdita di controllo su di esso da parte dell’ente pubblico, e ancora dai limiti sulla trasparenza dei conti alla mancata applicazione della parità di genere negli organi amministrativi del nuovo organo.

Tempi lunghi come ente del Terzo Settore

legnano commissione fondazione palioL’assessore al Palio, Guido Bragato (nella foto qui sopra, con la presidente della commissione “Qualità della vita”, Aurora De Lea) ha ribadito che «con la Fondazione come prevista dalla nostra proposta di statuto, la commissione Palio non perderebbe alcun potere di gestione o di controllo sulla manifestazione». Bragato ha quindi auspicato «una sintesi» delle varie posizioni emerse nel dibattito sul nuovo organo, ammettendo che non ci sono i tempi tecnici per la costituzione della Fondazione come ente del Terzo Settore prima dell’avvio dell’organizzazione del prossimo Palio delle Contrade.

Una possibile soluzione al contrasto dello statuto con il regolamento del Palio l’ha indicata il consigliere Franco Brumana: «Se si volesse insistere sulla costituzione della Fondazione nell’ambito del Terzo Settore, si potrebbe assegnare a questo ente un ruolo di mero affiancamento che comporti solamente compiti di sostegno economico alla manifestazione e anche di intervento operativo non remunerati dall’Amministrazione comunale. In questo modo, il Palio non perderebbe la sua essenza pubblica e resterebbe quindi sotto il controllo e la direzione del Comitato Palio e del Comune di Legnano. La Fondazione utilizzerebbe solamente risorse proprie, che non necessiterebbero in quanto private di uno scrupoloso controllo pubblico».

Su questo e sugli altri emendamenti proposti, Bragato si è ripromesso di «meditarci sopra». La commissione sarà quindi riconvocata a breve.

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