Fontana interrogato dai pm: «Sono tranquillo, ho chiarito tutto»

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MILANO – «Ho risposto a tutte le domande che mi sono state sottoposte e ritengo di aver chiarito la mia posizione. Sono tranquillo e sereno». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, ascoltato per oltre tre ore dai pm oggi, 13 maggio, nell’ambito dell’inchiesta “La mensa dei poveri”. Fontana è accusato di abuso d’ufficio per la nomina dell’ex consigliere regionale Luca Marsico, come componente esterno del Nucleo per la valutazione e verifica degli investimenti pubblici della Regione Lombardia.

Tre ore di interrogatorio

Fontana è entrato negli uffici giudiziari di via della Pace a Milano alle 15.40 circa e ne è uscito alle 19.05. Rispetto alla nomina di Marsico, suo ex socio in uno studio legale, il governatore della Lombardia, incalzato dai giornalisti che lo hanno raggiunto, ha così risposto: «Come ho spiegato la nomina di Marsico chiedetelo ai magistrati. Quello che dovevo dire l’ho detto a loro, e non ho niente da aggiungere». Fontana ha risposto anche a chi gli ha chiesto se nell’interrogatorio ha parlato dei suoi contatti con Nino Caianiello, ex coordinatore provinciale di Forza Italia principale coinvolto nell’inchiesta, ripetendo che «è stato chiarito tutto. Ho risposto a tutte le domande che mi sono state fatte».

L’avvocato: «Tutto molto chiaro, soddisfatto»

A margine è intervenuto con un commento anche l’avvocato difensore del presidente della Regione, Jacopo Pensa, che ha dichiarato rispetto all’interrogatorio: «Tutto coincide perfettamente con i fatti avvenuti, che poi sono fatti da niente. Parliamo di nulla. E più chiaro di così non poteva essere». A chi gli ha chiesto se è soddisfatto dell’interrogatorio, il legale di Fontana ha replicato che «Non poteva essere più chiaro di così: lo hanno inteso anche i pm. Rispetto alle valutazioni, ognuno poi fa le proprie».

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