FRANK LUPETTO: “Pallotta ha inquinato l’ambiente: adesso chiunque arrivi è giudicato uno scarto”

L’ambiente della Roma inquinato dalle gesta del presidente. Se una volta ” le gesta del presidente” era il titolo di una canzone per celebrare il grande presidente Dino Viola,,adesso si potrebbe farne una nuova canzone per celebrare le nefandezze di questo presidente.Venuto a Roma perché cercato dai venditori, non conosceva il mondo del calcio, ma certo gli avevano promesso di poter riqualificare una società che stava in crisi di una importante città dell’Italia permettendogli anche di fare lo stadio, ha cominciato fin da subito a fare degli errori madornali. Cominciò subito col promettere che in 5 anni avremmo vinto lo scudetto,,che saremmo stati la regina d’Europa e nessuno smenti’ queste frasi. Ha cambiato il simbolo della Roma per puri motivi di marketing, ha pensato solamente allo stadio, ha aperto più sedi che alzato trofei. In questi ultimi tempi ha cominciato a scrivere lettere puntualmente disattese, si è contornato di un consulente esterno che a volte sembra contare anche più di lui, tanto che si è dovuto recare prima a Londra e poi a Siena per parlarci. Per non parlare del trattamento riservato a due bandiere come Totti e come De Rossi. A questo punto, un ambiente già caldo, come quello di Roma è diventato una polveriera, e il mercato viene visto in questa ottica. Poco importa che la Roma abbia preso due nazionali italiani, un nazionale spagnolo,,secondo per rendimento nel suo campionato, un giocatore cercato dal Milan e dal Napoli, bisogna attaccare il presidente, scordandosi completamente della Roma, un atteggiamento che sembra simile a quello che per fare un dispetto alla moglie si spara in mezzo alle gambe. Se qualcuno poi si permette di analizzare il mercato oggettivamente, ricordando che sono andati via un giocatore che l’anno ha militato nella Fiorentina, uno per cui Di Francesco ha affermato che non avendo un sostituto ha dovuto schierare Kolarov con un piede rotto, e che giocava al Cagliari, un altro famoso per aver saltato il derby per dissenteria per giocare pochi giorni dopo, è un Pallotta boys. Purtroppo si è perso ogni parametro, e mentre allenatori come Giampaolo e Gasperini vengono esaltati in altre piazze i tifosi della Roma si divertivano al primo a chiamarlo Giampollo e l’altro carbonaro. Questi sono i risultati della peggiore presidenza che abbia mai avuto la Roma e finché non ci sarà un cambio di presidenza, cosa che festeggero’ con spumante e fuochi d’artificio, sarà difficile da cambiare questa situazione. Come in tutte le guerre, chi ne subisce le conseguenze sono gli innocenti, in questo caso la Roma, non Pallotta che se ne frega altamente e che si diverte a provocare venendo in Italia, ma mai a Roma ed i tifosi della Roma ormai completamente spaccati.

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