Frasi omofobe al paziente, reintegrato con un mese di anticipo il primario di Cittiglio

CITTIGLIO – È tornato in servizio, dopo due mesi di stop, il primario dell’ospedale di Cittiglio che era stato sospeso per aver pronunciato frasi omofobe nei confronti di un paziente in sala operatoria. Lo riporta il “Corriere della Sera” di oggi, 19 agosto, riferendo che il medico, «dopo aver perso un ricorso in tribunale contro la sanzione disciplinare» che gli era stata comminata (due mesi), ha «ottenuto dal tribunale il provvedimento di sospensione» per l’ulteriore mese di sanzione che avrebbe dovuto scontare per aver insultato un dirigente dell’Asst Sette Laghi, l’azienda ospedaliera in cui lavora. Così il medico, di fatto reintegrato, ha potuto riprendere servizio in ospedale, in attesa che venga discusso il ricorso in appello presentato dall’azienda sanitaria.

La vicenda

«Non è giusto che in questo periodo di emergenza io debba perdere tempo per operare questi f****». Questa l’invettiva omofoba che il primario avrebbe pronunciato lo scorso 25 marzo, nel periodo clou dell’emergenza Covid-19, nei confronti di un paziente sotto anestesia, nel corso di un intervento chirurgico. Un fatto denunciato da alcuni colleghi con un esposto. I pesanti insulti omofobi, uniti a quelli rivolti ad un dirigente dell’azienda sanitaria, sono costati al primario un provvedimento di sospensione di tre mesi complessivi, oltre all’apertura di un procedimento disciplinare da parte dell’Ordine dei medici. Il medico però è rimasto lontano dagli ospedali soltanto per due mesi.

Le reazioni

Non ci sta il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Simone Verni: «La mia battaglia continuerà, a prescindere dagli sviluppi giudiziari, perché è, innanzitutto, una battaglia di civiltà e perché non è accettabile che un dirigente di un ente pubblico possa comportarsi in questo modo: insultare colleghi e pazienti non solo è un atto grave di per se, ma è anche motivo di licenziamento per giusta causa». Sulla vicenda si esprime con toni duri anche Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe organizzazione indipendente che si occupa di ricerca in campo medico: «Un medico omofobo che pronuncia una frase simile nell’esercizio della professione dovrebbe essere radiato, altro che reintegrato».

Insulti omofobi in ospedale a Cittiglio: le reazioni dei Gd e 5Stelle

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