Frena il virus e scende l’età dei positivi. Nuove regole per chi rientra dall’estero

varese ats insubria dati viaggi estero

VARESE – La linea dei contagi continua a scendere. Come cala anche l’età dei casi positivi. Aumentano invece i vaccinati e questo dilata la forbice tra la curva del contagio (in calo) e quella delle persone “protette”. E’ invece sotto controllo la situazione nelle scuole, «a dimostrazione che stiamo parlando di luoghi sicuri» e per chi rientrano dall’estero c’è una nuova ordinanza da osservare rispetto ai comportamenti da tenere. Infine, sul fronte vaccinazione delle aziende, si sta lavorando per rendere operative le disposizioni già approvate a livello nazionale e regionale. Questo in sintesi il quadro tracciato da Ats Insubria nella conferenza stampa (giovedì 22 aprile) sulla situazione pandemia in provincia di Varese. 

Scuole sicure

Nelle scuole aumentano le quarantene fiduciarie, con 113 casi positivi e due focolai in altrettanti classe di asili nidi in provincia di Como. L’isolamento obbligatori riguarda i casi positivi, la quarantena fiduciaria si applica sul contatto di caso positivo che prevede isolamento al proprio domicili (14 giorni o 10 giorni più tampone) e si parla di focolai quando in una classe sono presenti almeno tre casi emergenti. E sui dati della settimana non si registrano situazioni critiche nelle scuole della provincia di Varese. «I dati che abbiamo in nostro possesso dimostrano che le scuole sono sicure e non sono fonte di contagio – ha spiegato Giuseppe Catanoso – il problema è fuori quando si possono verificare situazioni fuori dalle norme anti diffusione del contagio».

Rientro estero: le novità

Ha spiegare cos’è cambiato per chi rientra dall’estero è stata Elena Tettamanzi, responsabile di Procedimento di Ats Insubria: «C’è una nuova ordinanza, ovvero un obbligo. Le persone che rientrano dall’estero devono segnalarsi sul sito di Ats dove c’è un modulo di segnalazione (Sezione rientro estero). La registrazione non implica una quarantena o un tampone. Si procederà a una valutazione sulla base delle indicazioni fornite in merito alla tipologia di viaggio, al Paese di provenienza. Parliamo di vacanze, in linea di massima si può dire che per il rientro dai Paesi europei è previsto il tampono 48 opre prime del rientro (indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato), un isolamento di cinque giorni e un tampone alla fine dell’isolamento. Per i Paese extraeuropei è sempre necessario il tampone prima dell’ingresso. Oltre a un isolamento di 10 giorni (anziché 14) con tampone di verifica al termine».

Vaccinazioni nelle aziende

Sono già stati elaborati a livello nazionale e regionale protocolli e si sta lavorando all’organizzazione di questo tipo di attività. La quale andrà a integrare l’offerta di sanità pubblica e ad ampliare il raggiungimento del target. Per le vaccinazioni in azienda verranno coinvolti i medici competenti delle varie realtà imprenditoriali.

Al momento sono tre le ipotesi operative sul tavolo: sfruttare gli hub vaccinali attivi, senza interferire all’attività vaccinatoria diretta alla popolazione (ovvero creare nuove linee separate da quelle previste); coinvolgere  altre strutture sanitarie oppure, nelle aziende di grandi dimensioni creare aree di vaccinazione. «La più praticabile – ha spiegato Paolo Bulgheroni – è quella di sfruttare strutture di grandi dimensioni con un layout giù organizzato». Ipotesi che ieri (mercoledì 22 aprile) il commissario regionale per la campagna vaccini Guido Bertolaso ha valutato durante il suo sopralluogo a MalpensaFiere.

Rispetto delle regole

Paolo Bulgheroni del dipartimento di Igiene e Sanità di Ats Insubria ha insistito sul rispetto delle regole: «Ogni qualvolta vi sono occasioni che aumentano i contatti tra le persone, la curva dei contagi tende ad assumere un incremento che è più rapido della discesa. Questo ci dice che, anche in previsione delle previste riaperture, occorre non abbassare la guardia sui comportamenti utili a impedire la risalita dei contagi. Ovvero applicare quelle misure che abbiamo imparato a rispettare. Dall’utilizzo della mascherina, al distanziamento sociale, alla costante pulizia delle mani fino ad evitare gli assembramenti. Questa continua a essere l’unica strada per tenere sotto controllo il virus. Regole che se abbinate alla progressione massiva all’attività vaccinale garantiranno la possibilità di condurre una vita normale».