Bertolaso in visita a MalpensaFiere: «Stiamo vaccinando oltre le previsioni»

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Guido Bertolaso

BUSTO ARSIZIO – Una macchina, quella vaccinale all’hub di MalpensaFiere, che viaggia. Anzi che apre ancor di più i motori con altre nuove linee attivare negli ultimi giorni rispetto alla prime dieci operative fin dal giorno di apertura del centro. E con qualche criticità, nei tempi d’attesa che si sono verificate e rispetto alle quali si stanno cercando soluzioni migliorative. E una visita, quella effettuata da Guido Bertolaso, consulente della Regione per la campagna vaccinale, accompagnato da Marco Magrini, che sta lavorando al suo fianco, nel primo pomeriggio di oggi (mercoledì 21 aprile) per fare il punto della situazione sull’andamento della campagna vaccinale. In provincia di Varese, ma anche in tutta la Lombardia. Utile anche per mettere a punto l’organizzazione dell’hub in previsione dell’entrata in funzione di tutte e 30 le linee vaccinali previste.

porfido bertolaso dell'acqua
Da sinistra: Porfido (dg Asst Valle Olona) Bertolaso e Dell’acqua (dss Asst Valle Olona)

Guido Bertolaso, partiamo dalla situazione lombarda sui vaccini. A oggi qual è il punto della situazione? 
«Stiamo facendo numeri importanti ogni giorno. Anzi andiamo anche oltre le indicazioni emanate dal commissario nazionale che sovrintende tutta la campagna vaccinale. Non stiamo registrando particolari criticità. Che non mancano e cerchiamo di risolvere in tempi rapidi. Lo dicono i numeri. Ieri, secondo i piani, avremmo dovuto vaccinare 51 mila lombardi. A fine giornata siamo arrivati a 68 mila. Più di quelli programmati, insomma. Se guardo avanti dico che potremmo avere qualche problema con la fornitura vaccini nell’arco delle prossime settimane. Ma sono fiducioso».

Nei prossimi giorni verranno attivate tutte le linee allestite negli hub della provincia di Varese. E’ segnale che le forniture dei vaccini saranno rispettate?
«Penso di sì. Al momento non ho segnali contrari. Ciò significa che rispetteremo il cronoprogramma che abbiamo stilato e che prevede l’entrata in funzione di un maggior numero di linee vaccinali per ogni hub operativo. Certo, l’arrivo secondo le necessità dei vaccini è la condizione per far sì che si possa rispettare gli impegni presi. Insomma dipende dal carburante».

Forniture di vaccini e via libera di Ema per il Johnson & Johnson. Due notizie che scacciano i timori della gente sull’andamento della campagna vaccinale. E così?
«Johnson & Johnson al momento resta sempre una speranza. Se guardiamo i numeri delle forniture destinate alla Lombardia si parla di 30 mila dosi. Insomma di un quantitativo che non andrebbe a incidere. E’ un quantitativo che potremmo utilizzare per vaccinazioni domiciliari. Ma non per una campagna massiva come quella che abbiamo messo in campo».

Lei ha spinto molto sul cambio del sistema di prenotazione. Da Aria a Poste Italiane. Possiamo dire che sia stato un cambio positivo?
«Con Poste si sta lavorando bene. Abbiamo i dati in tempo reale e le persone hanno facilmente accesso al sito per le prenotazioni. Certo qualche piccolo disagio si è verificato, ma oltre ad averlo risolto in tempi ristretti parlerei di criticità che rientrano nella norma e solo su situazioni specifiche. Che vengono risolte grazie al call center che, anche in questo caso, funziona meglio rispetto a prima».

L’altro tema delicato e su cui c’è dibattito sono le vaccinazioni nelle aziende. Quando si potrà partire?
«I protocolli a livello nazionale e regionale ci sono già. In Lombardia siamo pronti a partire anche su questo fronte. Attendiamo il definitivo via libera da Roma e la fornitura di quelle dosi di vaccino che serviranno per vaccinare tutti i dipendenti delle diverse aziende».