Voltolin soddisfatto: “Buona Inter nonostante le assenze in attacco”

Gabriele Voltolin

L’Inter conquista il primo punto dell’International Champions Cup 2019 lasciandone due alla Juventus, in un derby d’Italia disputato davanti a tanti “occhietti a mandorla” in quel di Nanchino e conclusosi dopo i calci di rigore. 1-1 al ’94 con i nerazzurri che recriminano maggiormente in quanto la solita Inter raffazzonata di questo periodo, in attesa delle tanto agognate pedine d’ attacco, ha tenuto in scacco la più quotata formazione di mister Sarri schieratasi al gran completo. Nell’undici di Conte sufficienza per tutti a partire da D’Ambrosio che ha limitato al massimo la “stella” CR 7, e poi Skriniar e De Vrij abili nel tenere lontane maglie bianconere dalle parti di Handanovic. Positiva la prova di Sensi vero motorino del centrocampo ben sostenuto dal volonteroso Gagliardini e da Brozovic, attento e ispirato, sempre pronto a dare una mano al reparto arretrato e un attimo dopo nel tentare il tiro a rete. Sulla fascia sinistra non dispiace Dalbert (che stia convincendo Conte a trattenerlo?) mentre a destra si mette in luce Candreva, tanta corsa ma ancora a corto di precisione negli assist da fondo campo. E l’attacco? Esposito lotta come un veterano, non teme figuracce nel tentare il tiro da ogni posizione, cerca spesso l’intesa con Perisic ma il croato, pericoloso nelle conclusioni a rete è ben marcato e si nota più come centravanti che come seconda punta. E capitan Handanovic? Normale amministrazione. Il vantaggio (meritato) dei nerazzurri arriva (al 10°) grazie ad una deviazione di De Ligt che manda alle spalle di Szczesny un pallone calciato a centro area da Sensi e spizzato di testa da Gagliardini. Nella ripresa meglio la formazione torinese che trova più coraggio e con l’inserimento di forze fresche riesce ad avere il sopravvento sui nerazzurri trovando il giusto pareggio con una punizione calciata da Cristiano ma sospinta beffardamente sotto la traversa da un tocco involontario di Skriniar di testa. Poi il gran valzer delle sostituzioni: la Juve che già aveva inserito ad inizio ripresa Buffon e Mandzukic getta bella mischia anche Rugani, Demiral, E. Can e Muratore mentre l’Inter dopo che Padelli aveva messo i guantoni al posto di Handanovic, propone Ranocchia, Barella e gli uomini con la valigia Joao Mario, B. Calero e Longo e Agoume’ per l’esausto Candreva. Il triplice fischio che giunge al ’94 è una liberazione per tutti e inizia la lotteria dei calci di rigore. E qui ritorna grande protagonista Gigi Buffon che ipotizza Ranocchia, Longo e B. Valero mentre realizzano Puscas e Barella. Per la Juventus vanno a bersaglio Cancelo, Ronaldo, E. Can e Demiral mentre avevano illuso gli interisti gli errori di Rabiot (pallone alle stelle) e Bernardeschi traversa piena. In conclusione possiamo parlare di una partita divertente, allenatori che senza dubbio hanno visto cose pregevoli ma che c’è ancora molto da lavorare e tanto ritardo…. soprattutto negli acquisti/cessioni di casa Inter. Ma c’è tempo…..

Gabriele Voltolin Inter Malpensa24