GALLARATE – «Io chiedo soltanto di poter lasciare il mio furgoncino 5 minuti davanti al negozio per poterlo scaricare senza il terrore di vedermi arrivare una multa. Cinque minuti, non un secondo di più». Raffaele Esposito, titolare del Caseificio Sommese e del relativo punto vendita in via Sant’Antonio a Gallarate è esasperato. La tragedia costata la vita a Maria Ajala, 71 anni, travolta e uccisa da un Suv in manovra proprio davanti al suo negozio è ancora terribilmente fresca nella sua mente: «Ero in negozio. Sono praticamente stato il primo a soccorrerla – ricorda Esposito – Un fatto gravissimo ed è giusto che qui nessuno possa posteggiare. E infatti io non voglio farlo: voglio soltanto poter scaricare la merce che arriva dal caseificio».
Mi serve per lavorare
Lunedì scorso gli eventi sono precipitati. Due agenti della polizia locale gallaratese «Da dietro l’angolo della pasticceria qui di fronte, senza venire a contestarmi direttamente la multa, mi hanno sanzionato – spiega il commerciante – Se ne stavano andando senza proferire una parola. Sono uscito da negozio battendogli le mani – aggiunge – Mi è montata la rabbia e a quel punto mi è scappata una parolaccia». E alla multa si è aggiunta anche una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale. «Con il senno di poi non lo rifarei – spiega – Ma in quel momento mi sono sentito vessato. Da anni chiedo di poter avere un punto per carico e scarico: mi serve per lavorare».
Carico e scarico occupato dalle auto
Esposito aggiunge: «Ho un Fiorino, non un Tir – spiega – E qui – dice indicando lo spazio accanto ai parcheggi dove oggi, giovedì 8 ottobre trovava spazio un fuori strada quindi sono piuttosto ampi – C’è anche lo spazio necessario affinché il Fiorino possa restare fermo una manciata di minuti senza dare fastidio o creare pericolo per qualcuno». Poco più avanti c’è, in effetti, uno spazio per carico e scarico. «Che io utilizzerei volentieri – aggiunge – Se non fosse costantemente occupato da auto in sosta. Auto che, molto spesso, non vengono multate (oggi una delle vetture in sosta vietata aveva una sanzione sotto il tergicristallo ndr). In ogni caso anche se l’agente passa e fa il verbale la macchina resta comunque lì e il mio problema rimane perché continuo a non avere il posto necessario per poter scaricare la merce. Non voglio fare di tutta l’erba una fascio: alcuni agenti sono ragionevoli e se vedono il furgone mi chiedono di spostarlo dopo aver scaricato la merce. Altri non capiscono che non mi sto divertendo: sto lavorando. Io in questo negozio do da lavorare a 5 persone. Cosa facciamo? Ho sempre pagato le sanzioni: adesso, però, basta. Se a Gallarate non mi vogliono sono pronto ad andarmene. Ho dei locali in centro a Busto Arsizio, ne uscirebbe un negozio da 120 metri quadrati. Do fastidio a Gallarate? Sono prontissimo ad andarmene».
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