GALLARATE – Incontro in Regione questa mattina, 14 luglio, alla presenza del sindaco di Gallarate Andrea Cassani. Il motivo? La possibilità di trasferire al Casermone l’ospedale Covid allestito durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria all’interno della Fiera di Milano. Per ora, è stato ribadito durante l’incontro a Palazzo Lombardia, si tratta soltanto di un’ipotesi. Ma che, parola del primo cittadino gallaratese, potrebbe portare «qualche idea interessante per la nostra città».
Benefici per Gallarate
«Troppo in fase embrionale», spiega Cassani, il discorso avviato questa mattina in Regione per poterlo rendere pubblico. Ma è evidente che se a Gallarate «si ricostruirà quel gioiello che era stato realizzato all’interno della Fiera di Milano», come ha annunciato il governatore Attilio Fontana tre settimane fa, potrebbero crearsi occasioni per servizi collaterali a favore della comunità territoriale. L’ipotesi è infatti quella di allestire un’area in grado di ospitare un centinaio di posti letto, con il padiglione per le terapie intensive che rimpiazzerebbe l’ospedale in Fiera a Milano e un centro analisi dotato di laboratori capaci di processare tamponi e test, ma anche un Covid hotel o spazi per isolamenti e quarantene. Senza dimenticare che per Gallarate sarebbe un’occasione di rilancio e riconversione della più grande area dismessa della città.
Il coinvolgimento di Gallarate
Al momento, comunque, non è stata ancora presa una decisione definitiva. «Valuteremo se in futuro ci sarà questa possibilità», rende noto il sindaco. «Oggi ho avuto finalmente la possibilità di discuterne attorno a un tavolo e non di averne notizia tramite i giornali. Ho chiesto se e quando ci saranno sviluppi di essere informato direttamente». Anche perché, terminato lo stato di emergenza, chiunque abbia voglia di riconvertire il Casermone deve per forza di cose interfacciarsi con l’amministrazione comunale. Una variante al Pgt, o quantomeno un accordo di programma, potrebbe essere inevitabile.