GALLARATE – «Se deve essere Zona rossa, che Zona rossa sia», tuona Rocco Longobardi, capogruppo della lista civica d’opposizione “La nostra Gallarate 9.9”. Girando per le strade della città, è evidente secondo il consigliere comunale quante persone non stiano rispettando le limitazioni imposte per tenere sotto controllo la diffusione del Covid-19.
In giro c’è il mondo
«Incredibile zona rossa: in giro per strada c’è il mondo», dice Longobardi. «I parchi sono pieni di persone e ragazzi che giocano a calcetto, supermercati senza controlli, nessun controllo per verificare il rispetto della zona rossa. Ma le attività non possono lavorare». Quello che succede in giro, insomma, per il rappresentante di Gallarate 9.9 stride con la chiusura imposta a bar, ristoranti e a tantissime attività commerciali, mettendo ancor più a dura prova la loro tenuta economica a ormai tredici mesi di restrizioni tira e molla.
Maggiori controlli
«Se vuoi puoi cazzeggiare, ma non puoi lavorare», è la sintesi di quanto sta avvenendo negli ultimi giorni secondo il consigliere comunale di opposizione. Che invoca maggiori controlli. «Mi spiace confermare che qualcosa non funziona. Serve il buon senso, ma se quello non c’è le regole bisogna farle rispettare».
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