GALLARATE – Un lungo applauso ha accompagnato Anna Canepa, magistrato antimafia da oltre trent’anni, dall’ingresso dei Licei di viale dei Tigli fino al secondo piano. I ragazzi l’hanno aspettata fuori dalle classi e facendole sentire tutta la loro gratitudine e rispetto l’hanno “scortata” fino allo studio di registrazione, da dove il suo intervento questa mattina 20 novembre è stato trasmesso in streaming in tutta la scuola.
La mafia al Nord
Dalla Sicilia alla Liguria, Canepa ha fatto della lotta alla criminalità organizzata la sua ragione di vita. Per questo vive sotto scorta. Da Gela a Genova, ha seguito in qualità di sostituto procuratore alla Direzione nazionale antimafia l’espansione delle mafie al Nord. «Gli anticorpi ci sono, ma al Nord è molto più difficile combattere la criminalità organizzata perché è molto più subdola. Ha attuato modalità di mimetizzazione, dunque è molto più complicato comprenderne le dinamiche. Proprio per questo bisogna partire dall’educazione alla legalità nelle scuole».
Contro le Ecomafie
Ad accompagnare il magistrato Canepa – nell’incontro organizzato dal presidente di Volarte Italia Adelio Airaghi e moderato dalla docente Chiara Nebuloni – c’era anche Leonardo Salvemini, già assessore regionale all’Ambiente in Regione Lombardia e membro della Commissione bicamerale di inchiesta su Ecoreati ed Ecomafie. Una realtà, come dimostrato dall’ultimo rapporto di Legambiente, anche in Lombardia: «Segnala da una parte una mancanza di consapevolezza e forse educazione al rispetto dell’ambiente, ma anche un incremento dell’interesse delle associazioni malavitose ai temi ambientali che rappresentano una forma di lucro, naturalmente illecito. Ai ragazzi oggi dico che l’ambiente è nostro, spetta a noi gestirlo, tutelarlo e valorizzarlo».
Report di Legambiente: Lombardia quarta regione in Italia per illeciti nel ciclo rifiuti