Maxi rissa Gallarate, primi interrogatori: «Pronti ad affrontare le conseguenze»

GALLARATE – «Per la prima volta hanno toccato con mano il mondo adulto. Quello dove ogni azione ha delle conseguenze che tutti sono chiamati ad affrontare». L’avvocato Livio Grandis, che difende uno dei 15 minorenni sottoposti a misura cautelare lo scorso 31 marzo dopo la maxi rissa in centro a Gallarate dell’8 gennaio. Oggi, martedì 6 aprile, sono iniziati gli interrogatori dei ragazzi davanti al gip del tribunale dei minorenni di Milano Paola Ghezzi. Sentito anche il giovane assistito da Grandis.

Questo è il mondo adulto

«Ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari – spiega il legale – Ha raccontato qual è la sua realtà. Soprattutto ha spiegato di aver compreso la portata di quanto accaduto. Ha capito che si è trattato di un fatto di una gravità estrema, che ha creato grande allarme sociale, di qui la severità dei provvedimenti applicati che di fatto mettono i ragazzi ai domiciliari, e che avrebbe potuto avere conseguenze ben più pesanti e drammatiche». Grandis torna a parlare di quel «Mondo adulto del quale questi ragazzi sono così entrati a far parte per la prima volta – dice l’avvocato – Il cappellino, il giubbottino, l’atteggiamento, qui non contano niente. Esistono soltanto le conseguenze. Che il mio assistito abbia compreso, in realtà da subito, di aver commesso uno sbaglio enorme è un buon punto di partenza per affrontare un percorso di recupero».

Un percorso di recupero

La linea difensiva di Grandis è di fatto condivisa dalla stragrande maggioranza dei colleghi impegnati nella difesa dei minori coinvolti. «L’obbiettivo è quello di intraprendere un percorso che possa cambiare questi ragazzi – spiega il legale – Che li possa recuperare. Sono ragazzi al primo sbaglio, non certo criminali di alto profilo. Correggerli adesso è possibile. Un lavoro che intendo affrontare con il mio assistito per arrivare a chiedere una messa alla prova per il ragazzo. Che possa portarlo ad affrontare le conseguenze di quanto fatto, ma che possa riabilitarli e recuperarli in modo che mai più possano cadere in errori simili. Io credo, parlo per il mio assistito, che la lezione sia servita e soprattutto sia stata compresa». Giovedì davanti al gip di Busto Piera Bossi saranno sentiti invece i due maggiorenni colpiti da altrettante misure cautelari.

Il pm Calcaterra: «Risse nonostante il Covid, non a causa del Covid»

gallarate maxi rissa interrogatori – MALPENSA24