Busto, Otorinolaringoiatria a muso duro contro le critiche: “Inaccettabili”

BUSTO ARSIZIO/GALLARATE – Una lettera per affermare presunti disservizi all’Otorinolaringoiatria di Busto Arsizio/Gallarate nei confronti dei pazienti laringectomizzati. Un j’accuse pesantissimo contro la gestione del reparto. Ne ha dato conto Malpensa24, riportando ciò che asserivano i firmatari della missiva. Ai quali, nonostante i toni corrosivi di alcuni concetti da loro espressi, non ha mai chiuso la porta Eugenio Porfido, direttore generale dell’Asst Valle Olona, pronto a riceverli per ascoltare le loro lamentazioni (“Possono tranquillamente chiedermi un appuntamento”). Lamentazioni che hanno però avuto effetto deflagrante nello staff medico e paramedico dell’Unità Operativa.

Da settembre il primario è Antonio Scotti, medico con una lunga esperienza maturata in reparti d’eccellenza e, negli ultimi anni, alla guida di un’Unità Operativa a Domodossola, di riferimento per l’intero Piemonte. “Mai mi era accaduta una cosa del genere nella mia carriera” sottolinea il dottor Scotti, con evidente amarezza rispetto alle critiche espresse nella lettera. ”Seppure sottorganico lavoriamo senza sosta sette giorni su sette, cercando di migliorarci e, soprattutto, applicando tecniche curative efficaci e funzionali” incalza il primario. Chirurgia d’avanguardia per tutti gli aspetti clinici relativi a gola, naso e quant’altro riguarda il campo d’azione della specialità. Compresa la parte oncologica, della tiroide e l’utilizzo del laser.

Ambulatori a Busto, interventi a Gallarate

Le difficoltà, se di difficoltà si può parlare, nascono dall’emergenza Covid: il reparto è stato privato dei posti letto, una ventina, compresi quelli “importati” dal Sant’Antonio Abate di Gallarate, accorpato all’azienda della Valle Olona. Una situazione oggettivamente complessa, che però non compromette la qualità delle prestazioni. I pazienti che necessitano di ricovero sono “appoggiati” in altre Unità Operative, a Busto funzionano a pieno ritmo gli ambulatori, a Gallarate le sale operatorie. Il numero degli interventi chirurgici è però scandito dal Covid, che condiziona l’intera attività dei due ospedali.

L’Otorinolaringoiatria, a partire dal suo dirigente, risponde con rinnovato impegno, con un obiettivo preciso: aumentare l’eccellenza dell’offerta curativa. “Anche per i laringectomizzati, ai quali viene garantita da sempre un’attenzione particolare, ora come in passato”. E c’è di più, come chiosa Andrea Albertin, stretto collaboratore di Scotti, medico del reparto da diversi anni:”Non ci piace metterci in mostra sui giornali: la nostra pubblicità è far star bene la gente. Qualsiasi altra considerazione finirebbe per essere superflua”.

La risposta del primario Scotti

Quella lettera ha però colpito duro, senza remissione un’equipe di professionisti che, fino a prova contraria, sono seri e preparati. Giustamente arrabbiati per quanto viene loro addebitato in modo ritenuto proditorio, con affermazioni non vere. Tanto che Antonio Scotti ha preparato una risposta che pubblichiamo qui di seguito. Eccola.

“Assicuro che la lettura della lettera pubblicata il 4 dicembre scorso ha creato in me qualche disagio. Dirigo l’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria degli ospedali di Busto Arsizio e Gallarate da poco più di due mesi e quindi non ancora completamente inserito nelle molteplici attività di competenza, ma sicuramente maggiore è stato lo sconforto e lo stupore dei miei collaboratori che sempre si sono adoperati nel gestire un servizio tanto complesso, soprattutto in questo periodo.

Disagio, sconforto e stupore perché posso assicurare con assoluta certezza che in questi mesi nessuna delle persone citate nella lettera ha lamentato a me, ai miei collaboratori o all’Urp problemi o disservizi da parte dei componenti della mia equipe.

Ho deciso quindi di fare una cosa molto semplice, accertarmi direttamente dello stato delle cose e il risultato è stato alquanto sconcertante: delle 25 persone nominate, 10 non sono state operate né tantomeno seguite dalle nostre strutture (qualcuno di questi lo ha anche scritto sui social); 3 pazienti, purtroppo, sono deceduti ben prima di quando la lettera è stata pubblicata; tutti i restanti pazienti sono stati contattati direttamente da me o da un mio collaboratore e da tutti ho avuto la conferma della loro estraneità alla stesura delle lettera, ricevendo, per contro, dichiarazioni di stima e fiducia riguardo il nostro operato”.

busto gallarate otorino ospedali – MALPENSA24