Gallarate, il pm antimafia Cerreti: «A Lonate una delle locali più potenti della Lombardia»

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GALLARATE – «Ragazzi aprite gli occhi, non pensate che la mafia sia un problema di Palermo. Qui vicino a noi, a Lonate Pozzolo, c’è una delle più potenti locali di ‘ndrangheta della Lombardia». E’ il messaggio rivolto oggi 3 maggio da Alessandra Cerreti, magistrato della Dda di Milano, agli studenti dei licei di Gallarate. Il sostituto procuratore di Milano era tra gli illustri ospiti dell’incontro organizzato sulla legalità per i 30 anni dalla morte di Giovani Falcone dal presidente di Volare Italia Adelio Airaghi con la preziosa collaborazione della dirigente scolastica Nicoletta Danese e i docenti Federico Tubere e Chiara Nebuloni. Tra i relatori, infatti, anche il direttore (in collegamento web) e il vicedirettore del Corriere della Sera, rispettivamente Luciano Fontana e Venanzio Postiglione, nonché Alfredo Morvillo, procuratore (oggi in pensione) di Trapani e fratello di Francesca, moglie di Giovanni Falcone

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La mafia in Lombardia 

Pensare che la mafia qui non esiste «è un errore madornale e non lo fanno soltanto i ragazzi», ha esordito Cerreti. «La presenza in Lombardia è altissima e l’ndrangheta è predominante. La mafia non è un cancro che viene da fuori, la Lombardia le ha aperto le braccia perché fanno girare i soldi. Parlo degli imprenditori ma anche dei politici, a cui assicurano pacchetti di voti ma poi pretendono “favorini”». Il pm della Direzione distrettuale antimafia di Milano ha spiegato alla giovane platea come la malavita si impossessa delle aziende in difficoltà. «Avendo tanta liquidità, prima le finanziano ma poi se le mangiano. Non si presentano con la lupara e la coppola, ma con avvocati e commercialisti. Prima assicurano i soldi e poi vogliono cominciare a comandare. Quando l’imprenditore alza la testa escono le pistole e i bastoni». Il problema vero, ha sottolineato Cerreti, è che gli imprenditori lombardi non denunciano. «Denunciano più gli imprenditori calabresi. Qui nella mia carriera ne ho visto uno soltanto ed è un giovane uomo di Lonate che voleva aprire un parking a servizio di Malpensa. Ma è stato l’unico. Dunque ragazzi aprite gli occhi e state attenti quando stringete le mani. Ma soprattutto, realizzate i vostri obiettivi senza scorciatoie». 

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La mafia a Palermo

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Secondo il cognato di Falcone, la lotta contro la mafia non è un problema di repressione, ma di cultura. «Il livello repressivo è il fiore all’occhiello di quello che è successo dopo il 1992, quello che manca è tutto il resto. La lotta mafia la vinceremo se la gente lo vorrà, ma questa lotta stenta a decollare. In Sicilia il coinvolgimento della classe politica non c’è: siamo ancora in mano ai condannati di mafia. Questi signori hanno ancora voce in capitolo sulle candidature: li cercano, li coccolano se li contendono per avere i voti, è un segnale pessimo. Il sacrificio di Falcone non dove essere inutile, ma la gente non avverte l’esigenza di stare lontano da tutto ciò. Palermo è genuflessa: possibile che chi deve fare il sindaco o il presidente di Regione deve avere il benestare di queste persone? Vanno bene le commemorazioni, ma che ci sia un cambiamento vero del modo di vivere. La gente non vuole sentirselo dire, ma purtroppo al di là degli arresti non è cambiato nulla. E’ un problema che vivo nella mia terra, ma temo che sia esteso in altri ambiti territoriali». 

Il ricordo di Falcone 

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In collegamento video, il direttore del Corriere della Sera ha sottolineato che il volto sorridente di Falcone che vediamo in televisione, nei libri e sui giornali «è quello di un’Italia coraggiosa, onesta e perbene che non ha voluto arrendersi. E una testimonianza che deve durare per sempre, di come la vita valga la pena di essere vissuta, nella legalità e con una grande voglia di vivere». Il suo vice ha ricordato che Falcone e la moglie hanno dovuto sposarsi in segreto per non mettere a repentaglio la vita dei loro invitati: «Non vogliamo più vivere in un Paese in cui i buoni si nascondono e i cattivi sono in giro. Questo è un Paese alla rovescia». 

Gallarate pm cerreti lonate – MALPENSA24