Premio Due Galli, Zibetti: “E’ per le donne di Gallarate”. Parolo: “Sono a casa”

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GALLARATE – Gallarate celebra il suo “compleanno” premiando i suoi figli migliori. «Il 19 dicembre 1860 Gallarate diventava città. Ci sembra quindi giusto celebrare questa ricorrenza premiando quei gallaratesi che tanto hanno fatto in ambito sportivo, sociale e imprenditoriale». Assegnato oggi, domenica 19 dicembre, il premio Due Galli che, come sottolineato dal sindaco Andrea Cassani, perfetto padrone di casa, contraddistingue quei gallaratesi che hanno portato «In alto il nome di Gallarate».

Lustro per Gallarate

«Quest’anno – ha aggiunto il primo cittadino – Premiamo una famiglia e due persone. Marco Parolo, ex calciatore che ha indossato anche i colori della nostra nazionale, premiato naturalmente per gli straordinari risultati in ambito sportivo ma anche per il suo impegno nel sociale al fianco dei ragazzi che hanno meno possibilità. Gianni Sparacia, che tutti conosciamo per quanto ha fatto in ambito imprenditoriale e per il suo impegno come amministratore. E poi la famiglia Fazzini, famiglia che dell’imprenditorialità ha fatto motivo di vanto per Gallarate, che porta in alto Gallarate in tutte le sue attività e in tutte le sue iniziative».

Orgoglioso di essere a casa

Se Marco Parolo ha sottolineato la «Gioia di essere tornato a casa, qui a Gallarate. Quando da ragazzo passavo da Gallarate avvertivo quella voglia di giocare e di vincere. Oggi sono orgoglioso di essere tornato qui e di trovare sempre qualcosa di migliorato» è stata Maria Alberta Zibetti, che con il marito Stefano Fazzini a fondare nel 1976 l’azienda di famiglia , tra le più blasonate nel panorama del manifatturiero italiano della biancheria per la casa a toccare il cuore di tutti i presenti.

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Le donne coraggiose di Gallarate

«Voglio condividere questo premio, oltre che con i miei figli che hanno accettato la sfida non facile di continuare quest’impresa, con tutte le donne gallaratesi che, nel dolore, hanno preso coraggiosamente in mano la loro vita come me 30 fatti – ha detto – Io ho perso mio marito giovanissimo, aveva 44 anni. Ho cambiato completamente la mia vita in quel momento. Questo premio deve dare fiducia a tutte le donne. Le donne che sanno valutare con la ragione e scegliere con il cuore. Credo che sottolinearlo, che condividere questo premio con tutte loro, dia speranza e sia utile per il bene comune».

Il premio più importante

Gianni Sparacia, visibilmente commosso, ha invece sottolineato di aver «Ricevuto tanti riconoscimenti. Ma questo mi riempie di orgoglio. Perché viene dalla città che mi ha accolto quando ero ragazzo e che mi ha dato don Alberto come guida spirituale e Elio Bertozzi come amico. Io mi sento gallaratese da sempre e ringrazio il sindaco e la città per avermelo riconosciuto».

Le pergamene di encomio

La pergamena di encomio è stata consegnata a: le cestiste Greta Ramon e Chiara Ciardiello per meriti sportivi, Lorenzo Scandroglio, Giovanni Martinoli ed Elio Bertozzi alla memoria, il medico Mirto Crosta, il dottor Marco Predazzi e le tre Rsa di Gallarate (Camelot, Il Melo e Bellora) per l’impegno nei mesi più duri della pandemia. 

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