Rapina e aggressione fuori da un bar a Gallarate. A processo un ecuadoriano

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GALLARATE – Calci, pugni e bottigliate fuori dal bar. A processo per rapina in tribunale a Busto Arsizio c’è un cittadino ecuadoriano anche se i responsabili della presunta rapina sarebbero tre, tutti stranieri. Due sudaemericani e un pachistano. La presunta vittima è un marocchino che la notte del 30 giugno 2017 sarebbe stato aggredito finendo in ospedale privo di sensi. I fatti erano avvenuti nella zona di via Venegoni a Gallarate, dove ancora lo scorso giugno erano intervenuti i poliziotti a chiudere temporaneamente un locale a seguito di una rissa a suon di bottigliate. Davanti al giudice collegiale Renata Peragallo, oggi 11 settembre, ha riferito in aula anche la vittima, oltre a una lunga sfilza di testimoni.

Parla la vittima

“Stavo rientrando da Varese dove lavoravo per conto di una ditta di pulizie – ha raccontato la parte offesa – e sono andato al bar. In locale gestito da stranieri. Ero andato lì altre volte. Prima avevo incontrato un amico perché volevo cambiare casa e mi stavo informando sulla possibilità di prendere un alloggio in affitto. Per quel motivo avevo in borsa 500 euro che dovevano servirmi come anticipo. Poi sono andato al bar. Avevo bevuto due birre grandi. Ho incontrato un ragazza di origini africane. Avevo la borsa e poi a un certo punto mi sono accorto che non ce l’avevo più. Insieme a lei c’erano tre ragazzi. Gli ho detto che i soldi potevano tenerseli, ma di restituirmi i documenti. So soltanto che ho ricevuto fuori dal locale un colpo in testa e poi non ricordo più nulla. Mi sono risvegliato in ospedale”. Anche gli alcolici potrebbero aver inciso, visto che il marocchino avrebbe ingurgitato altra birra già prima di arrivare al locale di Gallarate.

Una seconda versione

La vicenda resta intricata anche perché ci sono dichiarazioni un po’ diverse rispetto a come si sono sviluppati i fatti. La cameriera ha raccontato ad esempio che il nordafricano sarebbe arrivato già ubriaco al locale. “Lo hanno aiutato a vomitare in bagno. Poi c’è stata una lite di cui non conosco i motivi. Guardavo da fuori e ho visto il ragazzo disteso a terra. La ragazza africana che stava con loro diceva che il marocchino era stato picchiato ma io direttamente non ho visto nulla”. Quando il 118 è intervenuto, il ferito era semicosciente. Era ferito e pieno di sangue. A circa un metro di distanza c’erano alcune bottiglie e vetri rotti. Erano intervenuti gli agenti di polizia del commissariato di Gallarate.

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