GALLARATE – Con «un atto d’amore per ricordare che questo è il sentimento che realmente caratterizza il nostro essere umani». Si chiude così, come sottolinea l’assessore Massimo Palazzi (Cultura), la trilogia di eventi che l’amministrazione di Gallarate ha lanciato per ricordare una parentesi buia della recente storia d’Italia, macchiata dai totalitarismi che hanno perseguitato moltissimi innocenti. L’ultimo appuntamento cade oggi, 10 febbraio, ovvero nel Giorno del Ricordo. Un modo per rendere omaggio alle vittime delle foibe e non dimenticare gli orrori dell’esodo giuliano dalmata. «Si tratta di una giornata importante. Le persone devono prendere consapevolezza di quello che è accaduto anche a causa del regime comunista», spiega il sindaco Andrea Cassani. «Ma è importante, soprattutto, perché si possa farne tesoro ed evitare che succeda ancora».
La musica per fondere insieme
Il ciclo di eventi si è aperto il 27 gennaio, nella Giornata della Memoria, con l’Elegia di Mario Melli eseguita dal maestro Carlo Balzaretti, direttore del conservatorio Puccini di Gallarate. Poi si è lasciato spazio al teatro, il 5 febbraio, con l’evento “Essere umani”. Ora tocca di nuovo alla musica, attraverso il maestro Francesco Pasqualotto, che «ci dona un breve ma intenso preludio di Luigi Donorà, un esule dall’Istria, approdato a Torino, dove ha studiato con grandi musicisti», racconta Palazzi. «Abbiamo cominciato la trilogia con un’elegia che esprimeva il senso della morte – prosegue – e concludiamo con un preludio, quasi una contraddizione in termini: ma lo facciamo perché esprime un senso di affetto nel ricordo». Lascia quindi spazio alla musica per sottolineare che «non esiste solo la parola che delinea in modo netto il concetto, e che a volte crea confini, ma esiste l’emozione che invece confonde, cioè fonde insieme».
Gallarate celebra la Giornata della Memoria sulle note dell’Elegia di Melli