GALLARATE – Questione Sinti: il sindaco Cassani incassa anche la solidarietà dell’ex ministro, ora guida indiscussa di Fratelli D’Italia, Giorgia Meloni. che in un post scrive: «Gallarate, dopo lo sgombero del campo nomadi i Sinti protestano davanti al Comune spaccando finestre e lanciando bottiglie. Pretendono un alloggio? Andassero a lavorare come tutti i cittadini italiani (i Sinti sono cittadini non solo italiani ma gallaratesi) che ogni mese fanno sacrifici per pagare un affitto o un mutuo»
«Condannate i responsabili»
Non solo Meloni. Anche Matteo Bianchi, già segretario provinciale della Lega e sindaco di Morazzoone, oggi parlamentare, si schiera al fianco del primo cittadino gallaratese: «Essere amministratore – spiega Bianchi – significa stare in prima linea sul territorio accanto ai propri concittadini, difendendo quelle che sono la volontà popolare e la legalità. Il Sindaco Cassani si è comportato esattamente in questo modo, in coerenza al proprio mandato. E come troppo spesso succede finisce per essere dipinto come il ‘cattivo’ e a subire minacce. L’augurio è che con il nuovo anno scene del genere non debbano più ripetersi. E i responsabili siano perseguiti secondo la legge».
«Segnaleremo al tribunale dei Minori situazioni inadeguate»
Domani, giovedì 3 gennaio, nel frattempo inizieranno gli incontri tra le famiglie Sinti e i funzionari dei Servizi Sociali. A cominciare dai nuclei famigliari con minori, ovviamente. E oggi, però, da Palazzo Borghi fanno sapere che: «Se dagli incontri che verranno fatti in Comune emergerà che qualche famiglia non è in grado di farsi carico dei propri figli gli assistenti sociali sono tenuti a segnalarlo al tribunale dei Minori. Quello che farà il tribunale non dipenderà dal Comune. Di certo c’è che il tribunale non può imporre al Comune di dare alloggi alle famiglie. Può imporre al Comune di farsi carico dei minori». Domani l’incontro con le prime quattro famiglie Sinti.