Gallarate, i Sinti assaltano il municipio e insultano il sindaco. Aggrediti i giornalisti

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GALLARATE – Hanno lasciato il Grand Hotel di Somma Lombardo prima delle 10 di oggi, lunedì 31 dicembre, i 69 Sinti ( tra cui 38 minori e 5 anziani) sgomberati lo scorso 27 novembre dal campo di via Lazzaretto. Arrivati in piazza a Gallarate, dopo alcuni minuti di sit in pacifico, alcuni rappresentanti hanno tentato di entrare in municipio, forzando l’ingresso («Dormiamo in Comune»).

L’assalto al Comune

Fermati immediatamente dalle forze dell’ordine presenti sul posto, i Sinti hanno provato a forzare la porta di ingresso interna, rompendo i vetri. Hanno lanciate alcune bottiglie di birra che avevano in mano, hanno pesantemente minacciato il sindaco Andrea Cassani e la sua famiglia e hanno aggredito i giornalisti presenti, scaraventando a terra la telecamere dell’inviato della Rai e gli smartphone di alcuni colleghi per evitare che riprendessero la scena.

Vogliamo un alloggio

E dire che il check out si era svolto invece senza imprevisti e, come annunciato, i Sinti erano tornati a Gallarate, la loro città di residenza. «Adesso siamo qui davanti al Comune per chiedere al sindaco Andrea Cassani di darci un alloggio», dichiarava Ivano Tribini, uno dei portavoce della comunità Sinti, da 55 anni residente in città, poco prima che scoppiasse la rabbia. «Si assuma la responsabilità di averci messo per strada al gelo, di aver messo per strada 38 bambini».

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