GALLARATE – Nuovo presidio dei Sinti in piazza Libertà: «E’ passato più di un anno, siamo ancora qui. Non sappiamo cosa sarà di noi, dei nostri bambini nei prossimi mesi». Pino Sacconi, portavoce della comunità Sinti di Gallarate ha guidato nel pomeriggio di oggi, sabato 14 dicembre, il nuovo presidio sotto il Comune (presenti circa 37 persone) e poi davanti alla basilica di Santa Maria Assunta per «Chiedere attenzione. Un anno è passato dallo sgombero dell’area di via Lazzaretto dove per anni abbiamo vissuto senza che ci fosse alcun problema. Dopo lo sgombero voluto dal sindaco Andrea Cassani la comunità si è disgregata».
A gennaio nuova manifestazione
Alcune famiglie si sono allontanate, altre, tra queste quella di Sacconi (tutte hanno minori a carico) hanno ottenuto l’assegnazione temporanea di un alloggio emergenziale. «Da settembre il Comune ha rinnovato il contratto – spiega Sacconi – Si legge: sino al 2020. Ma non è specificato quando. Gennaio, febbraio? Ci ritroveremo in mezzo a una strada in inverno con i bambini come è avvenuto l’anno scorso». Accanto a Sacconi e ai Sinti c’erano i rappresentanti della Rete delle Associazioni Gallaratesi, «Qui si parla di illegalità dei Sinti, ma non si guarda all’illegalità di qualche ex assessore della giunta Cassani», ha detto Cinzia Colombo facendo riferimento alle vicende dell’inchiesta Mensa dei Poveri e agli arresti dello scorso 7 maggio. Presente anche Dijana Pavlovic, attrice e attivista per i diritti umani per i diritti del popolo Rom e Sinti. «Qui si è voluto creare un problema – ha detto Pavlovic – Che prima dello sgombero non c’era. Stiamo parlando di cittadini gallaratesi che per anni hanno vissuto senza che vi fossero problemi nell’area di via Lazzaretto. Il problema Sinti a Gallarate è arrivato dopo lo sgombero, il problema è stato creato, e non risolto, dalla politica». A Gennaio è già in programma una nuova manifestazione, sempre a Gallarate, che si preannuncia molto più ampia di quella odierna.