Ricorso al Tar dei Sinti di Gallarate: chiedono la sospensiva dello sgombero

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GALLARATE – Campo di via Lazzaretto: i Sinti impugnano l’ordinanza di sgombero davanti al Tar. «L’atto è già stato notificato anche al Comune di Gallarate – spiega l’avvocato Luca Bauccio, legale delle famiglie che vivono al campo – Lunedì sarà depositato. Molto semplicemente chiediamo la sospensiva del provvedimento».

Necessaria un’alternativa

Le ragioni sulle quali su fonda il ricorso sono «Per quel che riguarda il passato lo sgombero avvenuto nel 2018 fu un abuso da parte del Comune – spiega Bauccio – I miei assistiti, e le altre famiglie che lì vivevano, furono sradicati, messi in un albergo e poi allontanati dalla struttura, e questa è una crudeltà estrema, la sera del 31 dicembre». Per quanto riguarda il momento attuale: «Il sindaco Andrea Cassani vuole sgomberare i miei assistiti senza che vi sia un’alternativa per la loro sistemazione – continua Bauccio – E questo non è possibile. Aggiungo che a luglio, ben prima del famoso episodio della ruspa, abbiamo scritto al sindaco rendendoci disponibili a trovare una soluzione condivisa alla situazione. Inutile dire che la controparte non ha mostrato la benché minima volontà di collaborare. Ma un’alternativa deve essere trovata: è di fatto la principale ragione giuridica con la quale chiediamo al Tar un provvedimento cautelare e quindi una sospensiva».

Chiediamo un terreno

L’udienza dovrebbe essere fissata rapidamente: non oltre il mese di tempo. «Perché se la questione è quella di non rubare la casa agli italiani – conclude Bauccio – Al di là del fatto che i miei assistiti italiani lo sono, sottolineo che qui una casa non è necessaria. Basta un terreno».

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