Sinti, il tribunale si riserva: «Ricorreremo al Tar». E Cassani arriva con la scorta

GALLARATE – Nuova riserva sulla questione Sinti: il collegio presieduto dal giudice della Terza Sezione Civile del tribunale di Busto Francesco Antonio Paganini prende tempo per ponderare una decisione oggettivamente di peso. I Sinti hanno diritto ad avere una collocazione a Gallarate dopo lo sgombero dell’area di via Lazzaretto avvenuto il 27 novembre scorso?

«Le aree disponibili ci sono nel Pgt»

«Abbiamo 69 persone, di cui 38 minori e 5 anziani per strada. Senza più una casa. Nonostante ci siano finanziamenti europei, quindi non a carico dei gallaratesi, e aree adeguate a accoglierli», spiega l’avvocato Pietro Romano, che patrocina la comunità Sinti che a Gallarate risiede da decenni e che nella prima mattinata di oggi, martedì 8 gennaio, si è reso protagonista di uno scontro in diretta Tv su Mattino5 con Daniela Santanché (Fratelli d’Italia) definita «Razzista», al termine del dibattito.
In aula questa mattina è arrivato anche il sindaco di Gallarate Andrea Cassani. Scortato da due agenti della polizia di Stato: «Non c’era alcun pericolo di aggressione – spiega Romano – Nel corso di tutta questa vicenda ci sono stati due minuti di tensione il 31 dicembre. Un comportamento da condannare ma che è figlio dell’esasperazione alla quale i Sinti sono stati portati». Il 31 dicembre, i Sinti, hanno però minacciato il sindaco e la sua famiglia spaccando i vetri della porta d’ingresso al Comune e lanciando bottiglie di birra contro palazzo Borghi.
Il Comune ha mantenuto la propria posizione, chiara sin dal primo giorno: a Gallarate non ci sono aree disponibili per la comunità «Non è così – ha ribattuto Romano – Ci sono almeno due aree, una in via Pacinotti e l’altra dietro al canile che si trova in via degli Aceri, che a Pgt vengono definite aree attrezzate, e che sarebbero indicate per ospitare la comunità Sinti».
Il Comune ha ribadito che il Pgt varierà tra febbraio e marzo. «Ma è la situazione attuale che si trova al vaglio dei giudici», ha ribadito Romano. Il collegio, al quale era stato presentato un reclamo urgente da Romano dopo la prima sentenza civile dello scorso 18 dicembre che aveva di fatto dato ragione al Comune con il tribunale ordinario dichiaratosi incompetente, potrebbe rinviare il procedimento al Tar. «Se il collegio confermerà l’eccezione sulla competenza già espressa il 18 dicembre – conclude Romano – Andremo davanti al Tar. Come i Sinti non si arrenderanno e non lasceranno Gallarate, io non mi arrenderò e andrò avanti con la battaglia in campo giudiziario».

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