Gallarate, Deligios (Lega) apre a Mucci: «Ma niente rimpasti. E Ferrazzi fa ridere»

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GALLARATE – I civici provano ad aggregarsi, il Pd detta le condizioni, Forza Italia gioca la carta dei grandi ritorni. A meno di un anno dall’appuntamento con le urne, a Gallarate cominciano le manovre elettorali per le Amministrative 2021.

Stefano Deligios, capogruppo della Lega in consiglio comunale, e voi che fate?
«La Lega sta a guardare questi amori estivi che, come tali, ora di settembre saranno già finiti. Perché di una cosa sono certo: il centrodestra andrà unito. Alle prossime elezioni saranno ancora insieme Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e il gruppo civico che fa capo a Donato Lozito, espressione di un centro moderato di vera estrazione moderata».

Non crede dunque alla redenzione sulla via del civismo dell’ex assessore regionale Luca Ferrazzi?
«Mi fa ridere chi dopo 30 anni di politica nei partiti diventi civico dialogando a sinistra, allargandosi a destra, stringendosi al centro. La verità è che non ci sono programmi, è soltanto una strategia malcelata per provare a cacciare Andrea Cassani. Per dirla tutta, mi fa specie che il Pd apra a Ferrazzi, mi sa di accozzaglia. Ma ripeto, siamo quasi ad agosto e di questi periodi ci sta tutto. A settembre ne riparliamo».

Per la Lega vale dunque il motto “squadra che vince non si cambia”?
«Noi siamo convinti di ripetere con Andrea Cassani l’esperienza positiva di un centrodestra aperto a chi abbia condiviso l’azione di governo di questi primi cinque anni e la voglia continuare a supportare. Sicuramente non ripeteremo l’errore del 2016, imbarcandoci persone che sono venute meno agli accordi presi».

Lei rappresenta lo zoccolo duro della sezione gallaratese della Lega. Come avete preso il ritorno alla politica attiva dell’ex sindaco Nicola Mucci?
«Stiamo parlando di una persona che ha governato per tanti anni la città, e dunque conosce bene le sue dinamiche, stando al di fuori di tutto quello che è successo (l’inchiesta giudiziaria Mensa dei poveri, ndr). Staremo a vedere come si comporterà nel prossimo futuro. Speriamo si allinei ai programmi e agli obiettivi dell’attuale amministrazione».

A proposito di Forza Italia, Fratelli d’Italia invoca il ritorno in giunta di almeno un rappresentante azzurro per l’ultimo anno di mandato. Lei che ne pensa?
«Credo che l’amico Beppe (Giuseppe De Bernardi Martignoni, capogruppo di FdI, ndr) stia cercando di far valere il peso che il suo partito sta acquisendo a livello nazionale e anche in chiave locale. Non si offenderà se reputo l’ipotesi del rimpasto una boutade: l’attività amministrativa dell’ultimo anno di mandato è già indirazzata, ora serve costruire insieme a Fratelli d’Italia, fedele alleati, e agli altri componenti della coalizione un programma vincente per il 2021».

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