GALLARATE – L’attività politica del Comune di Gallarate costa 35mila euro all’anno. E’la cifra messa a bilancio per procedere al rimborso, tramite ordinanza di liquidazione, nei confronti dei consiglieri comunali per l’effettiva partecipazione nel corso del 2020 ai consigli comunali e alle riunioni delle sette Commissioni consiliari permanenti. Parte della somma, però, finisce in beneficenza.
Aiuto alla Caritas
I consiglieri comunali di opposizione avevano infatti annunciato lo scorso maggio l’intenzione di rinunciare per tutto il 2020 al gettone di presenza dovuto per la propria attività istituzionale in favore delle misure anticrisi che verranno intraprese a livello locale per il rilancio della città. Parola mantenuta da Pd e Città è Vita, spiega Margherita Silvestrini, che hanno dato disposizione agli uffici di girare quanto dovuto a un conto corrente della Caritas. Loro il gettone di presenza dunque non lo hanno nemmeno ritirato.
Luci alla Protezione civile
Discorso diverso per Rocco Longobardi (Gallarate 9.9), che aveva firmato insieme al centrosinistra la proposta di maggio 2020 ma che invece ora ha deciso di agire in modo indipendente. Sulla pagina della sua lista civica ha pubblicato una foto che lo immortala insieme al coordinatore della Protezione civile, Pietro Orlandi, annunciando di aver comprato con il compenso netto dei suoi gettoni di presenza 2 lampade notturne a supporto dell’attività dei volontari in divisa gialla.
Beneficenza segreta
E’arrivato a destinazione l’emolumento anche per i consiglieri di maggioranza. Molti di loro, però, assicurano che il poco guadagno della politica lo destinano per opere caritatevoli o ad associazioni del terzo settore, ma non vogliono pubblicizzarlo. La beneficenza, sostengono, si fa ma non si dice. Anche perché, come sottolineò durante un duro confronto in Commissione nove mesi fa il capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe De Bernardi Martignoni, il compenso per consigliere comunale ammonta a circa 800 euro all’anno, a cui bisogna togliere l’assicurazione (non obbligatoria) da circa 350 euro più eventuali altre tasse per cumulo di redditi in fase di dichiarazione all’Agenzia delle entrate. Insomma, resta ben poca roba. I costi della politica sono certamente altrove.
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