Gallarate, le opposizioni rinunciano agli emolumenti. Finanzieranno la ripresa

Gallarate opposizioni rinunciano emolumenti

GALLARATE – I consiglieri comunali di opposizione di Gallarate rinunceranno per tutto il 2020 al gettone di presenza dovuto per la propria attività istituzionale in favore delle misure anticrisi che verranno intraprese a livello locale per il rilancio della città.

La rinuncia dell’indennità

E’un’iniziativa congiunta che riunisce i quattro consiglieri del Pd (Giovanni Pignataro, Carmelo Lauricella, Anna Zambon e Margherita Silvestrini), i quattro di Città è Vita (Sebastiano Nicosia, Danilo Barban, Matelda Crespi, Edoardo Guenzani), Rocco Longobardi di Gallarate 9.9, l’ex di Forza Italia Leonardo Martucci e i due rappresentanti di Libertà per Gallarate, Luca Carabelli e Luigi Fichera. Gli esponenti di opposizione non hanno diritto a un’indennità di carica come il sindaco e gli assessori, ma a un gettone di presenza per ogni partecipazione in consiglio comunale o in commissione, pari a un ammontare annuo di circa 700 euro a testa. Chiedono allo stesso tempo ai componenti della giunta di rinunciare al 25 per cento del loro stipendio a partire dal mese di aprile per recuperare altri 62mila euro complessivi.

Una catena solidale

«In questo periodo così difficile per il nostro Paese e per la nostra città, trovo giusto che ognuno contribuisca nel modo che può al benessere della collettività e alla ripresa economica», commenta Longobardi.
Ogni modalità è accettabile, sottolinea il consigliere di Galalrate 9.9.  C’è chi agisce nel silenzio della propria coscienza e chi preferisce evidenziare il proprio contributo, augurandosi magari che possa servire da esempio e mettere in modo una catena solidale. «La cosa che conta è fare. Ritengo importante che chi ha responsabilità istituzionali compia dei gesti in tal senso. Per questo motivo, oltre alle azioni che metto in campo a livello personale, da oggi rinuncerò al mio compenso di consigliere comunale fino a fine 2020, dato che considero il mio ruolo, da sempre, con puro spirito di servizio nei confronti delle mia città».

Per il rilancio di Gallarate

Gli esponenti di Città è Vita rinunciano al gettone di presenza «consapevoli delle difficoltà in cui versano le famiglie e le attività produttive Gallaratesi a causa delle conseguenze economiche dei provvedimenti di restrizione». Nel contempo dal Partito democratico «sollecitano la ripresa dell’attività delle commissioni e del consiglio comunale al fine di prendere al più presto quelle decisioni necessarie a consentire ai nostri concittadini di superare questa dura fase e affrontare il nuovo inizio con maggiore serenità».

Gallarate opposizioni rinunciano emolumenti – MALPENSA24