GALLARATE – E’ una stagione segnata dai grandi ritorni la 54esima alle Arti di Gallarate. Dopo due anni a singhiozzo, si torna finalmente a fare sul serio anche nella sala parrocchiale di via don Minzoni che vanta la più longeva storia teatrale della provincia di Varese e una rinnovata voglia di proseguire sulle orme lasciate da don Alberto dell’Orto. Nel solco della tradizione, c’è una sola novità rispetto al passato: i sei spettacoli sono a serata unica. La campagna abbonamenti inizierà a settembre, subito dopo la presentazione ufficiale della stagione in un evento dedicato a tutti gli amici del teatro.
I grandi ritorni
Maria Amelia Monti e Marina Massironi sono entrambe attrici già conosciute dal pubblico gallaratese. Questa volta salgono insieme sul palco per il debutto della stagione mercoledì 9 novembre con “Il marito invisibile”. Si prosegue il 2 dicembre con Silvio Orlando che presenta “La vita davanti a sé” di Romain Gary. E’ un gradito ritorno a Gallarate il suo, proprio come Gioele Dix che, dopo la grande prova del 2019 con “Cita a ciegas”, stavolta presenta il 18 gennaio un omaggio a Dino Buzzati, “La corsa dietro il vento”.
A dimostrazione dei rapporti consolidati e dell’amicizia che lega le Arti al Franco Parenti di Milano, Ruth Shammah ha scelto Gallarate per la prima nazionale (con ospitalità per allestimento spettacolo) de “La Maria Brasca”, in calendario il 10 febbraio. Chiudono il calendario il 27 febbraio “Il figlio”, con Cesare Bocci, Galatea Ranzi e Giulio Pranno e il 29 marzo gli Oblivion con “Oblivion Rhapsody”. Anche loro, con la brillante esibizione di tre anni fa de “La Bibbia riveduta e scorretta”, hanno già superato la prova dell’esigente pubblico gallaratese.
Bambini e scuole
L’offerta culturale del Teatro delle Arti per il prossimo autunno e inverno si compone anche di una ricca stagione dedicata ai bambini. Sono sei proposte, al sabato pomeriggio, a partire dal primo ottobre e fino al 25 marzo. Torna inoltre la rassegna matinée per le scuole di Gallarate con quattro spettacoli: uno dedicato a Rodari, uno a Shakespeare, uno sulla violenza di genere e uno contro il bullismo.