Gallarate, un incontro al Maga per conoscere e gestire il diabete

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GALLARATE – Può essere definito come la piaga del secolo nella società occidentale il diabete, una malattia silenziosa che colpisce 4 milioni di persone in Italia che spesso ignorano per anni i sintomi. Guarire non si può, ma conviverci sì: per capire come, trasformando il diabete quasi in un amico, è stato organizzato l’incontro “Diabete oggi. Si può prevenire? Come curarlo? Si può guarire?”  da La Dolce Vita Onlus, e che si terrà al museo Maga il prossimo mercoledì 15 maggio 2019 alle ore 18.

Il diabete si può controllare

L’incontro, aperto a tutti, è organizzato con il patrocinio dell’Asst Valle Olona, l’assessorato alla Cultura gallaratese e il Comune di Busto Arsizio, e il contributo fondamentale del dottor Ivano Franzetti, responsabile dell’ UO di Endocrinologia e Diabetologia di Gallarate e Busto. E, già nel titolo, vuole porre una sfida e una provocazione: «E’ ovvio che dal diabete non si guarisce – spiega Elisabetta Bombaglio, presidente de La Dolce Vita – ma lo si può rendere quasi un amico. A patto di conoscerlo per capire come gestirlo». In questo senso, fondamentali sono le nuove tecnologie, dei medici e diabetologi esperti, ma anche un paziente attivo, informato e attento.

diabete franzetti bustoImportante lo stile di vita

Interverranno il dottor Antonio Bossi, Direttore UOC Malattie Endocrine e Centro Regionale per il Diabete Mellito, Direttore Centro Studi Aterosclerosi – Ospedale Treviglio; il professor Sebastiano Bruno Solerte, Dipartimento Medicina Interna, UOC e Cattedra di Geriatria, Università degli Studi di Pavia; il professor Lorenzo Piemonti, Director of Diabetes Research Institute, Beta Cell Biology Unit, Università Vita-Salute S. Raffaele Milano; il dottor Ivano Franzetti, Responsabile SSD Diabetologia-Endocrinologia, ASST della Valle Olona. Obiettivo sarà di aumentare anche il livello di informazione attorno al diabete, malattia talmente diffusa da toccare, direttamente o indirettamente, tutta la popolazione: «Anche chi non ha il diabete deve essere formato. Anche perché la prevenzione è fondamentale «il paziente diabetico deve aiutare il medico, quindi condurre un certo tipo di vita, muoversi, mangiare correttamente», conclude Bombaglio. E con questo obiettivo l’associazione lavora tutto l’anno. Proponendosi, tra l’altro, di essere punto di riferimento e di aggregazione per i diabetici della zona, di promuovere iniziative sulle varie tematiche inerenti il diabete, di diffondere ed approfondire le conoscenze anche tra la popolazione per aumentarne la sensibilizzazione, di promuovere la prevenzione della malattia diabetica e l’educazione sanitaria del diabetico e dei suoi famigliari.

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