Gallarate, Urbanistica e Lavori pubblici senza dirigenti. Funzionalità a rischio

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GALLARATE – Sono due settori strategici della pubblica amministrazione: l’Urbanistica e i Lavori pubblici. Al Comune di Gallarate non hanno più i loro dirigenti, in una situazione chiaramente particolare rispetto all’importanza dei comparti in questione. La giunta li ha affidati al segretario generale Riccardo Nobile, ma è di sicuro una soluzione provvisoria, destinata ad essere risolta. Quando però non si sa.
Nobile ha competenze amministrative, Urbanistica e Lavori pubblici avrebbe bisogno di essere seguiti da tecnici esperti nella materia, benché il dottor Nobile ci si dedichi con particolare attenzione e, comunque, a margine di altre, decisive incombenze gestionali dell’intera macchina municipale.

Coinvolgimenti giudiziari

Perché Palazzo Broletto (nella foto), che ospita gli uffici dei due settori, è orfano dei dirigenti è presto detto. L’Urbanistica, come si sa, è finita nel vortice dell’inchiesta Mensa dei poveri. L’assessore Alessandro Petrone è in carcere da oltre due mesi. Coinvolta, seppure marginalmente e già libera dalla misura della firma imposta dall’autorità giudiziaria, anche la dirigente Marta Cundari. Così, nonostante le sue responsabilità giudiziarie siano fino a prova contraria indirette e relative soltanto al suo ruolo amministrativo, l’esecutivo a trazione leghista ha deciso di spostarla ad altro incarico. Marta Cundari, insomma, non ha al momento competenze per quando riguarda l’Urbanistica. Nemmeno si conoscono le intenzioni di sindaco e assessori rispetto al suo futuro professionale. Il primo cittadino Andrea Cassani ha di recente annunciato l’intenzione di procedere alla realizzazione di una nuova variante al Pgt, in sostituzione di quella vigente a firma centrosinistra e dopo che la variante targata Petrone è stata revocata in scia ai sospetti degli illeciti emersi dalle indagini della procura della Repubblica di Milano. Le linee politiche competono al sindaco, che gestisce le deleghe che furono di Petrone, ma il coordinamento tecnico dell’operazione richiede il supporto di un esperto del settore.

In pensione e non sostituito

Diverso nella sostanza il vuoto ai Lavori pubblici. Arcangelo Altieri, storico ingegnere capo, è andato in pensione all’inizio di luglio. Decisione nota da tempo, senza però che l’amministrazione pensasse alla sua sostituzione per tempo. O, se mai ci abbia pensato, senza aver trovato chi potesse ricoprire un simile incarico. Altieri è di fatto una autorità in materia, essendo a Gallarate da alcuni decenni. Cresciuto alla scuola di un altro autorevole ingegnere capo, Michele Albo, ne ha poi preso il posto lasciando la sua firma su molte delle principali opere pubbliche di questi anni. Una sostituzione tutt’altro che facile, ma forse nemmeno così impellente dato che non sono alle viste, quanto meno non si conoscono, progetti di alto profilo da qui alla fine del mandato amministrativo. A meno che la giunta non riservi sorprese nel prossimo futuro, la stessa funzionalità del comparto potrebbe venire meno.

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