Musica e cosmo, al Teatro Galleria l’anima in cammino di Angelo Branduardi

galleria anima angelo branduardi

LEGNANO – Mistica e poetessa, musicista, filologa ed erborista, Hildegard von Bingen fu e rimane ammirata per aver esplorato senza paura il posto dell’anima nel cosmo, e averle dato voce con una visione musicale unica. Angelo Branduardi riprende alcuni temi della sua opera ne “Il Cammino dell’Anima”, tour che sabato 16 novembre alle 21 farà tappa al Teatro Galleria di Legnano.

Un impianto scenico essenziale

Tra tagli di luce teatrali e un tetto di lampadine dai toni caldi, l’impianto scenico si presenterà essenziale e privo di orpelli tecnologici. Solo nuvole bianche di fumo faranno da discreto contorno alla musica del cantautore, che al suo fianco avrà Fabio Valdemarin (tastiere, chitarra, cori), Antonello D’Urso (chitarre, cori), Stefano Olivato (basso elettrico, contrabbasso elettrico, chitarra, armonica, cori,) e Davide Ragazzoni (batteria e percussioni) per un concerto idealmente diviso in due parti.

Un accordo misterioso e l’armonia celeste

La prima, introdotta da Branduardi solo sul palco davanti a un impalpabile velo bianco, sarà dedicata all’opera visionaria della monaca, reclusa fin dall’età di otto anni secondo la regola di San Benedetto e poi badessa di Bingen. Hildegard definì “Sinfonia” il ciclo lirico delle sue opere: per lei l’anima è “sinfonica” e trova la sua espressione nel suo accordo misterioso con il corpo nell’atto musicale, nonché nell’armonia celeste prodotta dal suono degli strumenti e dalla voce umana.

Da Tango alla Fiera dell’Est

Nella seconda parte l’artista, in totale solitudine, proporrà brani a lui cari come “Tango” (da Pane e Rose, 1988) e “Momo’s Lied” (1986), colonna sonora dell’omonimo film tratto dal romanzo di Michael Ende. Con l’apertura del velo bianco, continuerà insieme alla band il cammino spirituale con l’esecuzione di alcune canzoni tratte da “L’infinitamente piccolo”, album del 2000 realizzato sulle scritture di San Francesco d’Assisi. In chiusura non potrannno mancare successi storici, entrati nella memoria collettiva e nel cuore, come, tra gli altri, “Cogli la prima mela” e “Alla fiera dell’est”.