Gennari e Cialfi, le capitane coraggiose di Uyba e Futura: “Pronte per la nuova stagione”

BUSTO ARSIZIOUnet e-work e Futura Volley Giovani hanno ripreso la preparazione in vista delle rispettive stagioni in A1 e A2, con farfalle e cocche ai blocchi di partenza con rinnovate ambizioni. A due settimane dal raduno, abbiamo sentito Caterina Cialfi e Alessia Gennari, le capitane delle due squadre che fanno di Busto l’unica città con due squadre di pallavolo femminile in serie A.

La dott.ssa Alessia Gennari

“Dopo la laurea, questa estate mi sono impegnata con la squadra Uyba di beach volley. Quello che sta iniziando è uno dei primi anni in cui è stato mantenuto lo zoccolo duro della squadra: è importante perché abbiamo un’esperienza positiva alle spalle e trasmetteremo la nostra energia alle nuove arrivate. Sono davvero soddisfatta del mercato: all’inizio non saremo al completo, ma questo è normale, aspettando le nazionali. Vedo una squadra rinforzata nei ruoli chiave, ad esempio Lowe e Washington fanno alzare l’asticella, ma il campionato italiano è difficile da pronosticare. L’obiettivo è fare meglio dell’anno scorso e provare a centrare un piazzamento da Champions League. Inoltre abbiamo una Coppa Cev da giocare nella quale siamo campioni in carica. Lavarini? Con lui ho vinto una Coppa Italia. Sono contenta del suo arrivo: è un grande allenatore che porterà nuovi stimoli; sarà utile alle più giovani per fare il salto di qualità. Ha trascorso anni importanti all’estero, dove ha vinto tanto e ha fatto esperienze preziose.”  

La sposina Caterina Cialfi

“Per me è stata un’estate molto particolare tra il matrimonio e tutto il resto. Per fortuna la squadra di mio marito (Alessio Trombetta, dirigente del Club Italia, ndr) è inserita nell’altro girone e quindi non ci sarà il problema di giocare l’uno contro l’altra: almeno nella prima fase non avremo motivi di essere arrabbiati, considerando che sono io quella più competitiva. Alla Futura sono rimasta a casa: è il terzo anno che gioco qui, senza contare il passato. Qui si sta bene e quando stai bene non hai voglia di andare da nessun’altra parte, la mia scelta è stata quindi semplice. Ho giocato a Vicenza in A2 per due anni, il secondo anno abbiamo anche vinto il campionato. Conosco abbastanza bene la categoria, ma tante cose sono cambiate: ad esempio non c’è più il limite per le giocatrici over e c’è la possibilità di tesserare solo una straniera. Secondo me il livello si è quindi un po’ abbassato rispetto a qualche anno fa, ma è sicuramente è più alto rispetto alla B1. La cosa certa è che noi giocheremo al massimo partita dopo partita”.

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