Giallo sullo sconto sosta al Del Ponte: la società prima annuncia e poi smentisce

Piazzale Biroldi, dove è avvenuto il misterioso annuncio dello sconto sosta

VARESE – La rivoluzione delle tariffe ribassate al parcheggio dell’ospedale Del Ponte, annunciata questa mattina (giovedì 23 settembre), è già stata “soffocata” prima ancora di diventare effettiva. A smentire quanto annunciato in conferenza stampa dagli esponenti del centrodestra e da Filippo Reina, rappresentante della proprietà del multipiano, c’è un comunicato della stessa proprietà e spedito dalla casella di posta dello stesso Reina nel quale si smentisce tutto.

«Mai incontrato Bianchi. Nessun accordo»

Non abbiamo il piacere di conoscere il candidato della Lega Matteo Bianchi. Non sappiamo con chi abbiano parlato, di certo non con noi che abbiamo realizzato il parcheggio Del Ponte e ne siamo i proprietari. Smentiamo quindi che sia stato stretto un qualsiasi tipo di accordo con soggetti che al momento non abbiamo avuto il piacere di incontrare. Per quanto ci riguarda stiamo continuando il confronto con l’amministrazione comunale e l’Ospedale per trovare le agevolazioni che possano soddisfare tutti. Proprio ieri abbiamo incontrato il sindaco Davide Galimberti su questo argomento. Con l’occasione rinnoviamo i ringraziamenti al sindaco Galimberti perché grazie al Suo aiuto l’ospedale Del Ponte ha finalmente un parcheggio.

Il mistero del referente della proprietà

L’annuncio della riduzione delle tariffe e la smentita della notizia ha qualcosa di misterioso. Già, perché ad illustrare alla stampa l’iniziativa era presente Filippo Reina, il quale ha parlato in qualità di referente della società che gestisce il multipiano. Ed è stato lui a dettagliare le nuove tariffe e parlare del dialogo aperto con Alessia De Filippis e gli altri rappresentanti di Forza Italia. Per poi, a distanza di poche ora spedire la mail in cui si smentisce la riduzione delle tariffe. Un comportamento piuttosto strano.

«Basta clima di terrore»

Sulla questione interviene anche Matteo Bianchi, il quale si è ritrovato con il cerino in mano. «Basta clima di terrore – dice in maniera sibillina – Le aziende e le associazioni si devono sentire libere di interloquire con chiunque e con tutti i candidati. La campagna elettorale è un momento di discussione, confronto e proposte. E non ci devono essere interlocutori privilegiati».

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